Lunedì 21 giugno il consiglio comunale di Reggio ha approvato con 19 voti a favore (Partito Democratico, + Europa, Immagina Reggio, Reggio è) e 7 voti contrari (Lega, Movimento 5 Stelle, Alleanza civica, Forza Italia) la modifica dello statuto della società per la trasformazione urbana Stu Reggiane, partecipata al 70% dal Comune di Reggio e al 30% da Iren Smart Solutions, che rafforza ed estende così le sue funzioni e la conseguente operatività.
All’originaria funzione attribuita a Stu Reggiane, ovvero quella di attivare interventi di rigenerazione urbana nell’area delle ex Officine Reggiane, con la contestuale realizzazione del Parco Innovazione (che rimane la principale attività), si sono affiancate ora due nuove funzioni: promuovere e favorire interventi di rigenerazione urbana sull’intero territorio comunale, attraendo risorse private e pubbliche, a partire da quelle messe in campo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), erogando servizi anche disgiunti dalla realizzazione diretta di interventi di natura edilizia, e svolgere attività di promozione territoriale finalizzata ad attrarre nuove imprese interessate a insediarsi a Reggio.
L’obiettivo prioritario rimane comunque quello di completare il progetto di rigenerazione urbana relativo al Parco Innovazione, che attualmente occupa metà dell’area delle ex Officine Reggiane. Ad oggi Stu Reggiane ha completato i lavori del Capannone 18 e del primo stralcio di piazzale Europa.
Sono attualmente in corso: i lavori dei Capannoni 17 e 15, la cui conclusione è prevista nel secondo semestre del 2022; la riapertura del braccio storico di viale Ramazzini; il secondo stralcio di piazzale Europa; la riapertura del passaggio a livello di viale Ramazzini, con conclusione dei lavori prevista entro la fine del 2021. A luglio, inoltre, sarà pubblicata la gara per il riuso del capannone di via Gioia 4 (ex Mangimifico Caffarri), completando così gli interventi previsti.
La modifica statutaria, tuttavia, secondo il Comune consentirà a Stu Reggiane di giocare un ruolo importante anche per quanto riguarda la rigenerazione urbana e la riduzione del consumo di suolo nelle politiche territoriali, rendendo l’esperienza maturata fin qui dalla società per la trasformazione urbana un patrimonio di conoscenze utile per innescare processi virtuosi in altri ambiti della città. In questo contesto, infatti, che privilegia il partenariato pubblico-privato per la rigenerazione degli ambiti più complessi, occupa un ruolo centrale la capacità di attrarre risorse e di accompagnare gli investitori verso la riqualificazione del territorio urbanizzato.
Inoltre, come avvenuto proprio di recente per il caso Silk-Faw, la società nata dalla joint venture tra Silk Ev e il gruppo Faw che ha aperto la propria sede al Parco Innovazione di Reggio, all’interno del Capannone 18 delle ex Officine Reggiane, Stu Reggiane ha svolto un ruolo di primaria importanza nell’attrarre e supportare l’investimento privato: con la modifica dello statuto di Stu Reggiane, secondo la giunta comunale, si delinea dunque l’opportunità di arricchire gli obiettivi della società integrandoli con quelli della promozione territoriale, con lo scopo di attrarre nuove funzioni qualificate coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Attualmente al Parco Innovazione sono presenti sei aziende, per un totale di circa 450 lavoratori. A partire dal 2022 si aggiungeranno altri nove soggetti (tra aziende, ordini professionali e istituti) nel Capannone 17 e due corsi di studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia nel Capannone 15, che porteranno altre 1.500 persone a frequentare quotidianamente quest’area della città.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]