Nuovo campanello d’allarme – il terzo nel solo mese di dicembre – per quanto riguarda l’emergenza smog in Emilia-Romagna: come certificato dal bollettino dell’Arpae del 21 dicembre, nelle stazioni di rilevamento delle province di Modena, Parma, Reggio, Bologna, Ferrara e Ravenna sono stati registrati sforamenti del valore massimo giornaliero delle polveri sottili Pm10 (oltre il limite di legge fissato a 50 µg/m3) per almeno tre giorni consecutivi. È rientrata, invece, l’allerta attiva fino al 21 dicembre in provincia di Rimini.
Per questo motivo a partire da martedì 22 dicembre in tutte queste province da “bollino rosso” entreranno in vigore (in quella di Modena proseguiranno, visto che erano già in vigore dalla scorsa settimana per precedenti sforamenti) le misure emergenziali per il contenimento degli inquinanti e la salvaguardia della qualità dell’aria, previste dalla manovra antinquinamento Pair 2020 della Regione Emilia-Romagna, che saranno in vigore almeno fino a giovedì 24 dicembre compreso, giorno di emissione del prossimo bollettino di controllo della situazione.
Le norme, che riguardano i principali Comuni che hanno aderito all’accordo, quelli con una popolazione superiore ai 30mila abitanti, prevedono l’estensione ai veicoli diesel Euro 4 delle limitazioni alla circolazione già previste (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30) per i veicoli di categoria inferiore, il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli, il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.
E ancora: l’obbligo di ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati, fino a massimo di 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto e nelle attività commerciali e fino a un massimo di 17° C nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali; il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico (se è presente un impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 4 stelle; il divieto assoluto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi di artificio, etc.) e il divieto di spandimento di liquami zootecnici (con l’eccezione di quello effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo).
Secondo l’Arpae il permanere di un campo di alta pressione continua a sostenere condizioni favorevoli all’accumulo di inquinanti, determinando superamenti del limite di Pm10 nelle zone di pianura centrali della regione. Le stime modellistiche mostrano una discreta probabilità di ulteriori superamenti in altre aree della pianura centrale nei prossimi giorni. Il campo di alta pressione, che ha garantito condizioni di tempo stabile sul territorio emiliano-romagnolo, inizierà a cedere a partire dalla vigilia di Natale.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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