Dopo l’allarme dei giorni scorsi lanciato da Anbi sulla presenza in Toscana, lungo il fiume Arno, del cosiddetto “poligono del Giappone”, ovvero la Reynoutria japonica, una tipologia di vegetazione infestante ed altamente invasiva, a seguito di un monitoraggio di AIPo, arriva la conferma che la pianta si trova ormai in maniera diffusa lungo tutto il bacino idrografico del fiume Po. Questa specie dannosa rende anche meno stabili le sponde fluviali minacciandone, alla lunga, il consolidamento e, al contempo, è assai difficile da estirpare: accade, infatti, che gli sfalci debbano essere sospesi perché, anziché risolvere la criticità, rischiano di propagare ulteriormente la presenza di questa pianta nelle aree limitrofe. Per far fronte a questa problematica sempre più incombente , il contrasto efficace nei confronti delle specie aliene è stato inserito come tra i principali obiettivi del progetto di “Rinaturazione dell’area del fiume Po” che, tra le sue mission, annovera la salvaguardia della biodiversità, mediante l’attivazione degli stessi processi naturali e ripristinando l’ambiente fluviale per l’uso consapevole e maggiormente sostenibile delle risorse idriche, mitigando così, grazie ad azioni di prevenzione e adattamento, l’avanzare del rischio idrogeologico progressivo.
[Foto: prima e dopo l’intervento-modello di ripristino e disinfestazione dalla Reynoutria japonica, pianta comunemente chiamata anche “Poligono del Giappone”, effettuato da AIPo nell’alveo del Po a Serravalle Sesia, Vercelli]
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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