Anche il presidente regionale e segretario provinciale di Azione, Claudio Guidetti, interviene nella polemica che ha investito il presidente dell’Ordine degli avvocati di Reggio Emilia, Enrico Della Capanna, da cui hanno preso le distanze anche decine di colleghi.
“Non è nel nostro stile fare polemica fine a se stessa: la libertà di pensiero per noi è sacra. Quanto però da lei dichiarato e riportato dalla stampa, secondo cui dovremmo liberarci, dopo il fascismo, anche dell’antifascismo, ci ha lasciato sconcertati – scrive Guidetti – Ci pare un’affermazione infelice nei contenuti ed inopportuna nei tempi e nei modi. L’antifascismo non è un semplice pensiero, ma sta alla base della nostra Costituzione. È significativo che un testo basato sul riconoscimento delle libertà personali e collettive, a partire da quella di pensiero, ci sia un unico chiaro divieto: quello della ricostituzione del partito fascista”.
“Quello che forse a lei sfugge, è che oggi l’antifascismo ha un significato che va oltre la nostra esperienza storica: non è una storia solo italiana. Questo perché il fascismo è diventato, nel mondo, l’archetipo di ogni sistema dittatoriale che reprime la libertà dei popoli e degli individui, quale che sia la forma ed il colore politico in cui si esprime. Per questo dirsi antifascisti ha un valore sempre attuale e lo avrà finché in qualunque Paese ci sarà qualcuno che lotta per essere libero. Ci paiono concetti essenziali, che tutti dovremmo condividere, specialmente chi ha un ruolo pubblico e delicato, come nel suo caso. Su questi concetti signor presidente passa il confine tra democrazia e totalitarismo”, conclude il presidente regionale e segretario provinciale di Azione.
Nei giorni scorsi, contro Della Capanna, si erano espressi anche il sindaco Luca Vecchi e il candidato del Pd al Consiglio comunale, Federico Macchi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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