Due mesi in più per presentare la richiesta di saldo del Cis, il Contributo di immediato sostegno. Di fatto, i cittadini – la cui abitazione principale sia stata allagata o direttamente interessata da frane e smottamenti che l’abbiano resa non utilizzabile – potranno inviare la domanda di saldo non entro il 31 ottobre, bensì entro il 31 dicembre 2023.
Una proroga, questa, sancita da un’ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha accolto la richiesta della Regione Emilia-Romagna. La Regione, che ha siglato l’intesa oggi, ha sostenuto a sua volta le necessità e i bisogni espressi dal territorio.
“Ci siamo fatti portavoce presso il Dipartimento delle difficoltà e delle richieste espresse dagli amministratori, ma anche dai comitati dei cittadini- afferma Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. Ci sono persone che non sono riuscite ancora a fare i lavori, in diversi casi perché l’umidità non permette ancora di intervenire. Ma per presentare domanda di saldo occorre aver speso i soldi e poterli rendicontare: di qui la richiesta di proroga, in modo da dare un’opportunità in più ai cittadini che ne hanno bisogno”.
“Un ottimo risultato- commenta Massimo Isola, sindaco di Faenza-, siamo contenti che la richiesta di cui ci eravamo fatti portavoce nell’incontro che avevamo avuto con l’Unione dei comitati faentini, il presidente Bonaccini e la vicepresidente Priolo sia stata accolta. Il 31 dicembre è un passo avanti; chiediamo sia mantenuta la flessibilità nel momento in cui si ripresentino ulteriori criticità”.
La proroga al 31 dicembre è stata anche confermata telefonicamente questa mattina dal capo Dipartimento Curcio al commissario straordinario alla ricostruzione, generale Figliuolo, durante uno dei sopralluoghi svolti nel ravennate, insieme alla vicepresidente Priolo, nelle aree alluvionate del Comune di Faenza e, successivamente, a Castel Bolognese.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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