Fino a ieri sera era solo una indiscrezione riferita dall’Huffington Post, che l’aveva definita “paradossale”. Oggi però, a RaiNews24, lo stesso ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha ribadito e dunque ufficializzato il concetto: «Ho detto che il governo non è un bancomat – ha confermato – E questa frase l’avrebbe dovuta dire anche qualcuno 10 anni fa, se volevamo evitare la condizione in cui ci troviamo in Italia in tema di sicurezza del territorio».
Confermata dunque la tensione al Tavolo sull’emergenza, guidato dallo stesso Musumeci, tenutosi ieri a Palazzo Chigi tra il Governo, la Regione Emilia-Romagna e gli altri enti del territorio, che avevano presentato all’esecutivo il conto delle drammatiche alluvioni dei giorni scorsi: 8,8 miliardi di danni. «Il tavolo è nato per essere un tavolo di coordinamento, che significa confrontarsi sui criteri e sulle priorità. Invece qualcuno ha pensato che la riunione dovesse servire soltanto per portare l’elenco delle spese e riscuotere. Il principio non è questo», ha aggiunto Musumeci oggi a RaiNews24.
Dichiarazioni che rilanciano un preoccupante nervosismo tra il Governo (di centrodestra) e gli amministratori emiliano-romagnoli (di centrosinistra), nonostante anche ieri sera a Zapping, su Rai RadioUno, Bonaccini avesse evitato ogni polemica ribadendo la propria stima e fiducia proprio verso lo stesso Musumeci.
La riunione del Tavolo di crisi ha registrato, per altro, ulteriori tensioni sulla nomina del commissario straordinario, non ancora effettuata dal Governo, con Comuni e Province emiliano-romagnole che hanno insistito sui tre presidenti di Regione, “figure principali a cui affidarsi”. “Se il governo ha idee diverse si prenda la responsabilità”, avrebbero detto.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]