Il Consiglio dei ministri su proposta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sentite le regioni interessate, ai sensi del decreto-legge 5 luglio 2023, n.88, ha deliberato la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo a Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi a far data dal 1° maggio 2023. Ai sensi del citato decreto, il commissario resterà in carica sino al 30 giugno 2024.
Dunque miliardi e mezzo di euro per cominciare la ricostruzione post alluvione e un incarico di un anno per il commissario straordinario. Sarà un decreto del presidente della Repubblica però a ufficializzare la nomina del generale Francesco Figliuolo a commissario per la ricostruzione.
La polemica politica resta. “Una scelta sbagliata” per il sottosegretario alla presidenza dell’Emilia Romagna, Davide Baruffi, che è anche responsabile degli enti locali per il PD di Elly Schlein. “Figliuolo è persona stimabile – afferma Baruffi – ma il governo ha scelto di colpire l’Emilia-Romagna dicendo no alla nomina del presidente della regione”. Dura la replica di Fratelli d’Italia con Marco Lisei che parla di propaganda del PD per recuperare consensi perduti. Il sindaco di Ravenna De Pascale è invece intervenuto in merito ai fondi. “Due miliardi e mezzo in tre anni sono una cifra – afferma – distante dai reali fabbisogni dell’Emilia-Romagna”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]