All’Università di Bologna sono scattate le prime sospensioni per la mancata esibizione del Green pass all’ingresso, obbligatorio per entrare in ateneo già dall’inizio di settembre per tutto il personale universitario.
In questi giorni è stato ufficialmente sospeso un docente che per cinque volte consecutive non ha voluto esibire la certificazione verde, ma c’è anche il caso di una dipendente amministrativa dell’Alma Mater che ha raggiunto il quinto giorno consecutivo senza voler mostrare la certificazione verde Covid-19 per entrare in ufficio, e per la quale l’iter di sospensione è stato già avviato.
“Finora abbiamo avuto meno di una decina di sospensioni, tra personale docente e amministrativo”, ha spiegato Chiara Elefante, prorettrice al personale dell’università felsinea. Nei giorni scorsi a Bologna era scoppiato anche il caso di Silvia, studentessa ventenne di filosofia contraria al Green pass che si era presentata a lezione senza la certificazione verde Covid-19 (richiesta anche agli studenti per poter seguire la didattica in presenza) e che, rifiutandosi di lasciare l’aula universitaria, aveva costretto la docente a sospendere la lezione per tutti i presenti.
Ultimi commenti
bene, cosi' almeno fino al 30 Giugno non potremo PERCEPIRE alcun senso di insicurezza....diciamolo anche a Luca Vecchi, cosi' e' contento.
1. Le celebrazioni religiose spetterebbero alle autorità religiose piuttosto che a quelle civili. 2. Evidentemente i (sedicenti) cristiani non costituiscono più un appetibile bacino elettorale.
E che non ci passi per la mente di voler imitare la passione di Cristo per guadagnarci il Regno dei Cieli!!! Questa visione tenebrosa lasciamola […]