Tre capolavori assoluti eseguiti da un quartetto e da un pianista dalle straordinarie carriere internazionali giovedì 28 novembre, Teatro Municipale Valli (ore 20.30).
Alle 19.00 incontro con Alexander Lonquich, che introdurrà il pubblico alla serata.
Tre capolavori assoluti eseguiti da un quartetto e da un pianista dalle feconde carriere internazionali. Giovedì 28 novembre, la Stagione dei Concerti della Fondazione I Teatri accoglie al Teatro Municipale Valli (ore 20.30) lo spagnolo e pluripremiato Cuarteto Casals con Alexander Lonquich, pianista e direttore, tra le figure più originali della scena pianistica internazionale.
Il programma prevede l’esecuzione del Quartetto per pianoforte n.1 in sol minore, K 478 di Mozart, del Quartetto per Archi n.11 in fa maggiore, op.95 di Beethoven e del Quintetto in mi bemolle maggiore op.44 di Schumann.
Sarà interessante ascoltare dalle parole dello stesso Alexander Lonquich i punti di interesse di questo programma, che mette insieme tre giganti della musica: Lonquich incontrerà infatti il pubblico alle ore 19.00 di giovedì al Teatro Valli, per una conversazione introduttiva, ad ingresso libero e riservata agli spettatori del concerto.
Il Quartetto con pianoforte, violino, viola e violoncello n. 1 in sol minore K 478 viene composto da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1785: siamo nel pieno del decennio viennese, l’ultimo e più prolifico di capolavori nell’esistenza del grande musicista salisburghese. Il Quartetto rappresenta un vero e proprio punto di avvio nella storia di questo genere e di questa formazione, o in generale nel genere della musica da camera con pianoforte, destinati a vivere poi nell’800 una straordinaria fortuna compositiva.
Mentre il Quartetto per archi n. 11 in fa minore op. 95 detto “Serioso” di Ludwig van Beethoven appartiene alla stagione quartettistica intermedia del grande compositore di Bonn. Composto nel 1810 e pubblicato dall’editore Steiner di Vienna nel 1816 – con dedica al conte Nikolaus Zmeskall von Domanowecz, ufficiale della cancelleria di corte ungherese e violoncellista dilettante – si presenta come modernissimo e romanticamente anticipatore dei futuri e ormai prossimi scenari compositivi.
Mentre per comprendere cosa ci attende dall’ascolto del Quintetto in mi bemolle maggiore op.44 di Schumann, primo grande capolavoro della letteratura musicale romantica per questo organico, prendiamo a prestito le parole scritte da un ascoltatore d’eccezione, il giovane Richard Wagner: “Caro Schumann, il suo quintetto mi è piaciuto molto; ho chiesto alla sua gentile Signora di suonarmelo due volte. Ho ancora vivi nel ricordo i due primi movimenti. Avrei voluto ascoltare per primo, una volta il quarto movimento, forse mi sarebbe piaciuto di più. Vedo dove ella vuole arrivare e le assicuro che anch’io voglio arrivarci: è l’unica salvezza: bellezza!”
Giovedì 28 novembre 2019
Cuarteto Casals
Alexander Lonquich, pianoforte
Mozart, Quartetto per pianoforte n.1 in sol minore, K 478
Beethoven, Quartetto per archi n. 11 in fa maggiore, op.95
Schumann, Quintetto in mi bemolle maggiore, op.44
Alle ore 19.00, al Teatro Municipale Valli, Alexander Lonquich incontrerà il pubblico.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]