E’ Bologna la città italiana in cui si vive meglio. Così ha decretato la 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori.
In particolare, Bologna è prima in livello di ricchezza e consumi, quarta in affari e lavoro, seconda in ambiente e servizi, terza in cultura e tempo libero. Di contro non brilla per sicurezza e gestione della giustizia.
L’obiettivo dell’edizione 2020 – che analizza 90 indicatori, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili – è raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori.
La classifica generale, dunque, vede avanti Bologna, al primo posto, che traina un po’ tutte le province dell’Emilia Romagna, di cui ben cinque su nove si collocano tra le prime venti: oltre a Bologna, Parma (8), Forlì Cesena (14), Modena (15) e Reggio Emilia (17ª), mentre Rimini 36, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno.
Scendono molte province lombarde, fra le quali il capoluogo Milano, al vertice sia nel 2018 sia nel 2019, che perde 11 posizioni, dove cui pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione.
Pettiti: dimostrazione che sappiamo migliorarci. “È la dimostrazione che in Emilia-Romagna si vive bene, si sanno dare risposte ai cittadini e, anche in un anno così difficile, sappiamo affrontare i problemi e migliorarci”. Commenta così, la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti la classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita, che premia Bologna e l’Emilia-Romagna. La classifica fotografa il benessere nelle province italiane e, nell’anno del Covid, Bologna svetta su tutte. Molto bene anche le altre province emiliano-romagnole: tutte sono nella prima metà della classifica.
Dai dati, infatti, emerge che cinque su nove sono tra le prime venti: Parma è all’ottavo posto, Forlì- Cesena 14esima, subito dopo, al 15esimo posto, spicca Modena, Reggio Emilia al 17esimo, Ravenna al 22esimo, al 24esimo posto c’è Piacenza, Ferrara al 34esimo e Rimini al 36esimo.
Lega: Emilia al top, vittoria di tutti. Ma restano zone d’ombra. “La classifica generale della Qualità della vita elaborata dal Sole-24Ore premia l’Emilia-Romagna: Bologna ottiene il primo posto e traina un po’ tutte le province dell’Emilia Romagna, di cui ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti: oltre a Bologna, Parma (8ª), Forlì Cesena (14ª), Modena (15ª) e Reggio Emilia (17ª). “Dai dati della rilevazione, che sono positivi, emerge che la nostra regione Emilia-Romagna ha raggiunto un livello di qualità della vita molto alto nel contesto italiano e questo rappresenta una vittoria per tutti gli emiliano-romagnoli, considerato come a questo risultato abbiano fattivamente contribuito anche province a guida centrodestra (Ferrara è salita al 34esimo posto in classifica generale dal 64esimo, guadagnando 30 posizioni, Piacenza dal 44esimo del 2019 al 24esimo nel 2020, guadagnando 20 posizioni in classifica). Tuttavia sarebbe sbagliato fermarsi a magnificare i dati, poiché permangono delle zone d’ombra, come sottolienano gli indicatori sulla “sicurezza e la giustizia”, sui quali occorre lavorare in sinergia e con spirito costruttivo e collaborativo. Non è infatti accettabile che, alla voce sicurezza, Bologna sia scivolata di altre 4 posizioni al 105esimo posto (su 107 province), così come la migliore provincia classificata sia Piacenza, appena 42esima, ed unica a guadagnare posizioni (+16). Da qui la nostra disponibilità a continuare a dialogare con la maggioranza di governo in Regione, affinché nulla e nessuno venga lasciato indietro”. Così il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan, commenta la classifica della Qualità della vita pubblicata dal Sole-24 Ore.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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