Si terrà domenica 13 ottobre Ariostesca, la festa del Mauriziano che celebra il compleanno di Ludovico Ariosto, inizialmente programmata per l’8 settembre e rinviata per maltempo. Durante la giornata si susseguiranno incontri culturali, musica dal vivo, mostra mercato, animazioni.
Alle 9.30 è in programma l’apertura della mostra mercato e del punto ristoro del Bar Mau, mentre dalle 10 alle 18 l’Asineria Asini di Reggio Emilia prevede una serie di attività pensate per i piccoli ma non solo, tra cui giochi di relazione con gli asini nel recinto con Coccolasino, letture e narrazioni sulle rive del Rodano, e un laboratorio dedicato alla realizzazione del lungo murales dedicato al leggendario Asinogrifo.
Nel corso della giornata, all’interno del cortile di Palazzo Vecchio, si alterneranno diversi momenti dedicati alla musica, alle eccellenze del territorio e all’opera dell’Ariosto. Si parte alle 10.30 con “Oltre il ponte, Calvino in musica”, spettacolo musicale con Francesca Domenichella (voce narrante) e Vittorio Buondonno (sax), a cura di Accademia di quartiere. Dalle 11 in poi sono invece previste le degustazioni di aceto balsamico con la Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale e di miele biologico con Api libere società agricola. Nel pomeriggio, alle 15.30, va in scena ‘Non c’è fumo senza Ariosto. Una ricetta sulla rapa dalla III satira dell’Ariosto’ le letture a cura di Luciano Bagnacani della Confraternita dell’Aceto Balsamico, mentre dalle 16.30 alle 17.30 è la volta di ‘Dalle lingue del paradiso ai linguaggi perduti’, con una serie di letture a cura di Luciano Cucchi. La giornata prosegue dalle 17 alle 18 con ‘Il mio nome è Gabrina, la strega dell’Orlando Furioso e Gabrina degli Albeti, strega reggiana del trecento’, a cura di Marinella Cavecchi e Danilo Morini, e dalle 18 alle 18.30 ‘Una giumenta generò d’un grifo: piante spaventose e animali straordinari del mondo antico’ a cura di Elisa Pellacani.
La giornata si conclude alle 21 con il concerto del Trio Ciocaia, al secolo Ferdinando Gatti (piva emiliana, chitarra e canto), Marco Mainini (piva emiliana, piffero e canto) e Fabio Bonvicini (organetto, piva emiliana e canto): un omaggio alla tradizione contadina e alla cultura musicale dell’Appennino e alla piva emiliana, con un repertorio che attraversa i canti della cultura popolare, accostati a frammenti della musica colta del Seicento.
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