L’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ha ottenuto – primo in Italia e tra i primi al mondo – il certificato “Airport Health Accreditation” dall’Airport Council International World (l’associazione di settore che riunisce 1.960 aeroporti in 176 paesi del mondo) e dall’Aci Europe per la sua attività di contrasto al nuovo coronavirus. Gli argomenti coperti dall’accreditamento includono: pulizia e disinfezione, distanze fisiche, protezione del personale, comunicazioni ai passeggeri e strutture per i passeggeri.
Il programma ha valutato le misure e le procedure sanitarie introdotte dagli aeroporti di tutto il mondo in seguito alla pandemia, in conformità con le raccomandazioni dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile e in linea con l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), il protocollo del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc – Aviation Health Safety Protocol) e le linee guida di Aci Europe per gli aeroporti.
“Fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 – ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto di Bologna Nazareno Ventola – l’aeroporto ha messo in campo una serie di misure volte a ridurre al massimo possibile il rischio di contagio tra i passeggeri e i lavoratori dello scalo”: ad esempio la sanificazione intensiva delle aree (anche tramite un sistema a frammentazione molecolare, che il Marconi ha implementato per primo in Italia); l’installazione di termoscanner di ultima generazione per il rilevamento della temperatura corporea dei passeggeri e del personale impiegato negli uffici; il posizionamento di erogatori di liquido disinfettante per le mani e di barriere di plexiglass sia nei punti di contatto front office del terminal passeggeri che tra le postazioni di lavoro dello staff aeroportuale.
E ancora: il sistema brevettato Best ai controlli di sicurezza, che consente di abbattere l’interazione frontale tra il personale addetto ai controlli e i passeggeri; sistemi di aerazione del terminal passeggeri e di tutti i locali e uffici aeroportuali con filtri ad alta efficienza in corrispondenza delle aree a maggior densità di persone; segnaletica e comunicazione continua ai passeggeri su supporti digitali e fisici, canali social, sito web e (per lo staff) intranet aziendale.
“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento così importante, che certifica il nostro continuo impegno per la sicurezza dei nostri passeggeri e della comunità aeroportuale”, ha concluso Ventola.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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