“Maqam” è una parola araba che significa molte cose: luogo, posizione, stazione, scala e soprattutto il sistema di organizzazione melodica della musica araba tradizionale, una tecnica di improvvisazione largamente praticata in tutto il Medio Oriente.
Nello spettacolo omonimo, che andrà in scena in prima assoluta al Festival Aperto di Reggio domenica 17 ottobre alle 18 al teatro Cavallerizza, la nebulosa di corpi di Mk incontra dal vivo l’interconnessione tra la musica orchestrata da Lorenzo Bianchi Hoesch e il canto di Amir ElSaffar, che non è solo uno dei protagonisti più promettenti del jazz contemporaneo ma è anche un profondo conoscitore della tradizione del maqam iracheno.
Un “concerto coreografico” in cui la relazione compositiva tra ambiente sonoro e coreografico è fatta di eventi elementari, discontinui e puntiformi, che lasciano sciogliere nel canto l’intreccio della sostanza corporea e musicale.
“Maqam” è coprodotto nell’ambito del progetto Ring da Festival Aperto – Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Bolzano Danza – Fondazione Haydn, Fog Triennale Milano Performing Arts, Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino; partner associato Lavanderia a Vapore – Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale e con il sostegno del Ministero della cultura.
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buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!