Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 novembre il teatro municipale Valli di Reggio farà da cornice a “Eden # uno stato eternamente nascente”, il progetto site specific commissionato dal Festival Aperto/Fondazione I Teatri al coreografo Michele Di Stefano attorno alla scultura “Côté cour/côté jardin”, esposta nella sala ottagonale al ridotto del teatro e che lo stesso Festival Aperto e Reggio Parma Festival hanno commissionato all’artista visiva francese Eva Jospin.
“Il destino di un’opera installata ha a che fare anche con la sua solitudine, quando l’opera riposa dallo sguardo e dalla visita, quando respira senza testimoni”, hanno spiegato gli organizzatori del festival: “Nessuno ha accesso a questa attività segreta. Idealmente, l’opera lasciata a se stessa nutre, prepara e attende lo spazio che verrà, quello generato insieme al suo spettatore. È da questo spazio che nasce il rapporto, da questo spazio l’opera può permettersi di tornare alla propria realtà impenetrabile”.
Di Stefano, chiamato a realizzare una coreografia intorno alla scultura-installazione, ha scelto di intercettare proprio il momento misterioso in cui opera e visitatore generano insieme lo spazio. La creazione coreografica nasce dall’esperienza del progetto “Eden”, presentato a Bolzano Danza nel 2020, e ripropone l’incontro segreto tra due corpi, nello spazio trasformato dallo scambio tra l’installazione e il suo visitatore solitario.
La performance, infatti, prevede un solo spettatore e un solo performer per ogni replica, per una durata di circa cinque minuti per ciascuna performance; lo spettatore, inoltre, potrà trattenersi per altri cinque minuti dopo la fine della performance. È prevista una performance per un nuovo spettatore ogni 15 minuti: venerdì 12 novembre dalle 18 alle 23, sabato 13 novembre dalle 9 alle 13, dalle 15 alle 18 e dalle 19.30 alle 23 e domenica 14 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 19.30 alle 23.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]