Prosegue a Reggio “Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli”

il Comune Lancia caleidoscopica

Al terzo tentativo, dopo i due spostamenti resi necessari dalla pandemia di nuovo coronavirus, è arrivata la volta buona: fino al 28 novembre gli spazi espositivi dei chiostri di San Pietro di Reggio ospiteranno la mostra “Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli”, a cura di Melania Gazzotti, che ha portato in città lo stile eclettico dell’illustratrice di fama internazionale, nata proprio nella città del tricolore e che ha vissuto a Reggio i primi sei anni della sua vita, prima di trasferirsi a Milano.

Dopo aver conquistato in pochissimi anni il mondo dell’editoria, della moda e della comunicazione, Olimpia Zagnoli torna dunque a Reggio, città della sua infanzia, con un progetto espositivo (promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con il Comune di Reggio) capace di valorizzare le innumerevoli sfaccettature del suo lavoro e la capacità delle linee e dei colori delle sue figure, dei suoi paesaggi e delle sue geometrie di offrire all’immaginazione sempre nuovi stimoli.

L’allestimento, articolato in sette sale, ripercorre gli ultimi dieci anni della carriera dell’illustratrice reggiana mostrando il suo tratto inconfondibile declinato in disegni, stampe, tessuti, ma anche in sculture di neon, ceramica, legno e plexiglass.


Un’esposizione che dimostra come la giovane artista sia in grado di esprimersi con la stessa disinvoltura con i linguaggi delle arti visive e dell’editoria, raccontando la complessità del suo universo creativo e le sue fonti d’ispirazione, che spaziano dalla storia dell’arte a quella del design e della grafica, con temi anche complessi e di grande attualità come quelli legati alla sessualità, al femminismo, al mondo Lgbt+, al contrasto dell’omotransnegatività.

Per la sua prima antologica reggiana, inoltre, Olimpia Zagnoli ha creato e disegnato anche un progetto site specific: un “giardino di sculture” composto da sei coloratissime opere di grande formato – realizzate grazie al contributo della casa di moda Marella – che con le loro linee sinuose e i colori pieni e brillanti animano il cortile esterno dei chiostri.


Tra i lavori esposti per “Caleidoscopica” ci sono alcune delle sue immagini più iconiche, come il manifesto per l’azienda dei trasporti di New York e le sue copertine per The New Yorker, e una nuova illustrazione – realizzata ad hoc per Reggio su commissione del Comune – in occasione della giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia (17 maggio).

Non mancano alcuni disegni giovanili inediti e bozzetti, capaci di rivelare il processo creativo di Zagnoli e il suo metodo di lavoro.

A completare il programma della mostra, infine, ci sono una serie di attività collaterali realizzate in collaborazione con importanti istituzioni della città: come il progetto “Capriole di pensieri” (in collaborazione con l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio e Reggio Children), un viaggio nella percezione e nelle invenzioni dei bambini e delle bambine delle scuole e dei nidi d’infanzia di Reggio che, a partire proprio dalle suggestioni delle opere di Olimpia Zagnoli, testimonia la genialità inventiva del mondo dei più piccoli con un’esposizione allestita sotto i portici dei chiostri, proprio al termine del percorso espositivo della mostra.

Con Reggio Emilia Città Senza Barriere e Nessuno Escluso/cooperativa L’Ovile, invece, ha preso forma “Invito a stare”, un progetto di inclusione a favore delle persone con disabilità che ha coinvolto la stessa Olimpia Zagnoli in workshop, seminari e incontri con il mondo della fragilità, i cui frutti sono visibili in una fanzine che dimostra quanto la creatività e la collaborazione possano offrire opportunità culturali di formazione e di crescita per tutti.

Il dipartimento didattico della Fondazione Palazzo Magnani, infine, ha ideato una serie di attività che animeranno le giornate di apertura al pubblico con laboratori per famiglie, visite guidate, esperienze immersive e gli ormai celebri appuntamenti telefonici, per raccontare la mostra da punti di vista differenti e approfondire i temi chiave della poetica di Olimpia Zagnoli, mantenendo sempre un contatto il più diretto possibile con il pubblico.


“Caleidoscopica è, come suggerisce il titolo, una galleria di forme e colori che si scompongono per ricomporsi e dare vita a nuove immagini”, ha spiegato l’artista: “Per crearle cerco di sfruttare l’elasticità del linguaggio visivo e raccontare piccole storie quotidiane di personaggi contemporanei che riflettano la realtà che li circonda o che la anticipino. I miei soggetti sono individui multiformi e multicolori che abitano lo spazio con disinvoltura, rispetto e capelli rosa! A volte l’idea di partenza nasce per caso mentre non la sto cercando, a volte aspetto che arrivi e non la trovo, altre volte è la mano che traccia su un foglio un segno prima ancora che la mente la raggiunga. È così che nasce il mio mondo illustrato e sono felicissima di avere la possibilità con questa mostra, che ho atteso e curato tanto, di far entrare chi lo vorrà”.


“Per me – ha aggiunto – è un ritorno a Reggio, mia città natale, con l’idea di poter restituire qualcosa a una città che purtroppo ho frequentato solo durante l’infanzia ma che mi è rimasta nel cuore per tanti motivi, tra cui la frquentazione delle scuole d’infanzia reggiane, che ritengo la mia esperienza creativa più importante. Vorrei restituire attraverso il mio lavoro quello che ho assorbito, per chiudere un cerchio”.

Le opere, ha sottolineato la curatrice Melania Gazzotti, “sono state accostate per affinità, oltre che di cromie e forme, anche di fonti di ispirazione e soggetti, dando vita a un continuo gioco di rimandi. In ognuna delle sale è stato creato un ambiente immersivo in cui gli immaginari che hanno influenzato lo stile inconfondibile di Olimpia Zagnoli dialogano tra loro. Nel percorso si ritrovano tutte le illustrazioni più iconiche create dall’artista, dalle sue donne, sensuali, ironiche e mai stereotipate ai suoi paesaggi, sia quelli mediterranei, avvolgenti e assolati sia quelli urbani, più grafici e dalle tinte piatte e brillanti”.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Lazy Dog Press, casa editrice specializzata in illustrazione e grafica. Per l’occasione sarà pubblicata anche un’edizione speciale del catalogo, impreziosita da stampe fine art autografe in edizione limitata.