È stato stimato, spiegano Bulbi e colleghi, “un danno per le imprese agricole di quasi 400 milioni di euro, che si aggiungono a quelli, già molto rilevanti, persi lo scorso anno per gli attacchi da cimice asiatica”
Con una risoluzione (primo firmatario Massimo Bulbi) il Pd chiede all’esecutivo regionale di sollecitare il governo nazionale a prevedere “l’incremento delle risorse, attualmente quantificate in 10 milioni di euro, programmate a ristoro dei danni causati dalle gelate tardive, in quanto ampiamente sottodimensionate rispetto ai danni verificatisi”.
L’atto è stato sottoscritto anche da Nadia Rossi, Manuela Rontini, Matteo Daffadà, Stefano Caliandro, Marcella Zappaterra e Luca Sabattini.
Nel periodo compreso tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, si legge nella risoluzione, “il territorio regionale è stata colpito da ripetute gelate che hanno causato ingenti danni alle colture, in particolare frutticole: albicocca, pesca, nettarina, susina, ciliegia, pera, mela e actinidia”.
È stato stimato, spiegano Bulbi e colleghi, “un danno per le imprese agricole di quasi 400 milioni di euro, che si aggiungono a quelli, già molto rilevanti, persi lo scorso anno per gli attacchi da cimice asiatica”. Senza contare, proseguono, “i problemi per le restrizioni collegate al Covid”.
Con la conversione in legge del decreto Rilancio sono già state programmate risorse per le imprese agricole danneggiate dalle gelate di marzo e aprile di quest’anno, in particolare per le aziende che non avevano sottoscritto polizze assicurative, fondi, però, che il Pd non reputa sufficienti.
I democratici chiedono anche di poter utilizzare “economie del fondo di solidarietà nazionale”.
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