Scrive in una nota Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera dei Deputati e parlamentare reggiana dei Cinquestelle: “Leggo sui giornali che Francesco Monopoli, assistente sociale agli arresti domiciliari nell’inchiesta “Angeli e demoni” sui i presunti affidi illeciti avvenuti a Bibbiano, ha presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Mi ha denunciata per un post su Facebook in cui avevo scritto: “Che voi siate maledetti. Chi maltratta un bambino o usa violenza, in carcere a vita e buttare la chiave”.
Dunque vengo denunciata per aver scritto questo? Questo fatto ha davvero dell’incredibile e a casa mia si chiama intimidazione. Sono pronta a ripetere queste parole: nessuno sconto, massima pena per chi usa violenza su un bambino”. Conclude poi la parlamentare reggiana nella nota: ” Ps: vorrei dire al Signor Monopoli che il suo nome non l’ho mai fatto. La magistratura farà luce su questo caso. Massima solidarietà alle famiglie e ai minori coinvolti in questa inchiesta. Forse non l’hanno capito, nessuna denuncia ci potrà mai fermare. Mi auguro che la verità emerga quanto prima e che i colpevoli scontino la massima pena”.
Fiorini (Forza Italia): chiedere la verità è legittimo. “Chiedere la verità sui presunti affidi illeciti della val d’Enza, dopo che l’inchiesta “Angeli e demoni” della magistratura ha ipotizzato reati gravissimi, non integra di certo una violazione delle garanzie individuali e men che mai tali violazioni sarebbero state poste in essere da quei parlamentari, come la sottoscritta, che hanno presentato ripetuti atti di sindacato ispettivo, interrogazioni ed interpellanze, per chiedere al Governo di fare piena luce, per quanto di sua competenza, sul sistema degli affidi in Emilia Romagna e non solo”.
Lo afferma la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini.
“Non ci lasceremo intimidire dalle richieste dell’assistente sociale Francesco Monopoli e siamo assolutamente certi del fatto che le nostre dichiarazioni non possano inficiare il lavoro dei giudici che si contraddistingue per terzietà ed imparzialità. Se chiamata, – aggiunge Fiorini – sarò ben contenta di andare davanti ai giudici europei che trattano delle garanzie dei cittadini, a tutelare i diritti di chi non è in grado di farlo da solo perché minorenne o perché appartiene a una fascia sociale più debole. Infine, – conclude la parlamentare azzurra – come deputata continuerò a lavorare e a battermi per cambiare le norme in essere in tema di affidi di minori perché questi ultimi e le loro famiglie siano tutelati il più possibile”.
La difesa degli azzurri in Regione. Nella stessa vicenda denunciata anche la deputata reggiana di Forza Italia Bendetta Fiorini che riceve la pubblica solidarietà dal capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli. “Trovo pretestuosa la denuncia fatta da Francesco Monopoli, assistente sociale ai domiciliari in seguito allo scandalo “Bibbiano”; denunciare alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo diversi esponenti di centrodestra che hanno sollevato il caso, tra i quali l’onorevole di Forza Italia Benedetta Fiorini è il tentativo patetico di scrollarsi le proprie responsabilità che, se presenti, saranno accertate dalla Magistratura”. Così in una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli. “Chiedere che l’opinione pubblica e chi si occupa di politica debba tacere davanti a fatti così gravi è incommentabile. Chi è indagato si difenda nelle sedi opportune mentre è ridicolo che si esibisca in attacchi a organi di stampa e politici. Mi dispiace non essere tra quelli che questo signore ha ritenuto di denunciare perché quello che penso di questi individui è ben peggio di quello per cui è stata denunciata l’onorevole Fiorini alla quale va la mia piena solidarietà – chiude il consigliere regionale Galli.
“Se le accuse nei confronti degli indagati saranno confermate si tratterebbe di fatti tra i più gravi della storia della nostra Repubblica in grado di gettare, purtroppo, una luce opaca anche nei confronti dei tantissimi assistenti sociali onesti che ogni giorno fanno in condizioni complesse il loro difficilissimo mestiere e alle quali va la mia completa ed incondizionata solidarietà. I corrotti, coloro che il presidente del Tribunale dei Minori Spataro ha qualificato come “infedeli” sono per fortuna pochi e vanno estirpati”.
A prescindere dall’inchiesta (che è ancora in corso e quindi mettersi a discutere prima che la chiudano porta nella migliore delle ipotesi a degli errori grossolani) io mi chiedo: chiedere la verità è legittimo, ma lo è anche insultare?
Se si fossero limitati a chiedere la verità immagino che nessuno avrebbe presentato ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, invece si sono sentiti legittimati ad offendere (che ricordiamo è diverso da: “esprimere le proprie opinioni”).
“Che voi siate maledetti”. Voi chi? E una macumba gliela aggiungiamo?
“Quello che penso di questi individui è ben peggio di quello per cui è stata denunciata l’onorevole Fiorini”. Questi chi? Cosa pensa degli indagati Andrea Galli?
Qual’è il limite? Se alcuni (gli accusati) lo hanno oltrepassato, gli altri (gli accusatori) sono esentati dal rispettarlo?
Io ai politici (tutti!) chiederei lucidità invece di urla sguaiate, soluzioni sensate invece di cori da stadio.