Ecco il primo studio, completo, dettagliato, sulle spese delle Regioni e delle città italiane basato su dati ufficiali della pubblica amministrazione. Si tratta del report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, che ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture. La prima ‘puntata’ di questa inchiesta sarà pubblicata oggi, domenica 20 febbraio, e sarà incentrata sulla spesa degli Enti locali per energia elettrica, acqua e gas.
83 milioni 952 mila euro. Questa la cifra spesa nel 2020 dalla Regione Campania in energia elettrica per il mantenimento delle sue strutture. Una somma ‘monstre’ secondo la Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, che nell’ambito del progetto ‘Pitagora’ ha realizzato per l’Adnkronos un rating degli Enti pubblici in rapporto a tre voci di costo (acqua, gas e, appunto, elettricità) assegnando le ‘pagelle’ alle Regioni, dalle più alle meno virtuose. Per quanto riguarda i costi dell’energia elettrica, la Regione amministrata da Vincenzo De Luca occupa l’ultimo posto della classifica stilata dalla Fondazione Gari con un rating ‘C’, il più basso: si tratta di un incremento notevole rispetto al 2019, anno in cui la Campania ha speso oltre 36 milioni di euro di energia elettrica, a fronte dei 42 milioni 403 mila euro spesi nel 2018 e dei 60 milioni 685 mila euro sborsati nel 2017. Nel caso delle diverse voci che compongono la spesa per l’energia elettrica emerge, ad esempio, che sulla medesima incide il costo che alcune Regioni sostengono in favore dei Consorzi di Bonifica per il funzionamento delle opere pubbliche a difesa dal rischio idrogeologico.
La Fondazione Gari promuove con una tripla ‘A’ le seguenti Regioni: Emilia Romagna (2 milioni 362 mila euro spesi in bollette per l’energia elettrica); Liguria (769 mila euro); Lombardia (5 milioni 731 mila euro); Molise (109 mila euro); Piemonte (1 milione 520 mila euro); Toscana (1 milione 301 mila euro); Veneto (1 milione 250 mila euro). Meno brillanti ma pur sempre virtuose le performance delle Regioni con doppia ‘A’, ovvero Lazio (3 milioni 746 mila euro), Puglia (2 milioni 484 mila euro) e Sicilia (3 milioni 235 mila euro). Ad Abruzzo (1 milione e 99 mila euro), Marche (1 milione 335 mila euro) e Umbria (824 mila euro), invece, la Fondazione Gazzetta Amministrativa ha assegnato una sola ‘A’. Più in basso nella classifica troviamo la Regione Calabria (‘BBB’) e la Basilicata (‘BB’): la prima ha speso in elettricità 2 milioni 117 mila euro, la seconda 776 mila euro.
BOLLETTE, ACQUA: NEL LAZIO SPESA IDRICA FUORI CONTROLLO
Spesa idrica “fuori controllo” in Regione Lazio. Lo dice il rating della spesa pubblica realizzato dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana per l’Adnkronos. Nel 2020, si legge nel rapporto che analizza le voci di spesa degli Enti locali confrontandole con un benchmark di riferimento, la Regione amministrata da Nicola Zingaretti ha sborsato 2 milioni 335 mila euro in bollette dell’acqua per le sue strutture a fronte della spesa di 1 milione 722 mila euro del 2019, ottenendo il rating ‘C’, il più basso.
BOLLETTE GAS: MOLISE E ABRUZZO BASSI NEL RATING, MALE ANCHE BASILICATA
152 mila 565 euro. Tanto è costata nel 2020, alla Regione Molise, la bolletta del gas per le sue strutture. E’ il dato che emerge dal report sulla spesa pubblica degli Enti locali realizzato dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa per l’Adnkronos nell’ambito del progetto ‘Pitagora’: si tratta di un rating delle Regioni, classificate dalla più virtuosa alla meno ‘diligente’ in base alle voci di spesa. Per quanto riguarda il gas, al Molise viene assegnato il punteggio più basso (il rating ‘C’): secondo i calcoli effettuati dal Centro Ricerche della Fondazione Gari, infatti, questa voce di spesa nel caso del Molise supera di oltre il 100% la spesa media del benchmark di riferimento. Risalendo la classifica troviamo le Regioni con rating ‘B’, ovvero: Abruzzo (464 mila 598 euro la cifra spesa in bollette del gas); Basilicata (239 mila 973 euro); Umbria (181 mila 612 euro).
Più virtuose, e quindi valutate con un rating ‘BB’, la Campania (798 mila euro) e la Toscana (513 mila 378 euro). Più in alto, con una tripla ‘B’, si piazzano: Emilia Romagna (398 mila euro di spesa per il gas); Piemonte (399 mila 741 euro); Puglia (385 mila 268 euro). Alla Liguria va una ‘A’ alla luce della spesa di 92 mila 633 euro, alla Lombardia un rating ‘AA’ (377 mila 172 euro la cifra spesa dalla Regione amministrata da Attilio Fontana). In cima alla classifica, nel club delle Regioni più virtuose per quanto riguarda la spesa per il gas, e dunque premiate con la tripla ‘A’, ci sono: Calabria (21 mila 125 euro); Lazio (32 mila 951 euro); Marche (7 mila 993 euro). Viene considerata “non comparabile” la spesa di Regioni a statuto speciale come Friuli Venezia Giulia (1 milione 173 mila 769 euro), Sardegna (il dato non è disponibile), Trentino Alto Adige (177 mila 809 euro); Valle d’Aosta (511 mila 362 euro).
PARMA REGINA PER LA SPESA PUBBLICA, ECCO TUTTE LE CITTÀ
Parma ‘regina’ tra le città capoluogo di Provincia per quanto riguarda la spesa pubblica. Lo dice l’ultimo report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, che ha stilato una classificazione dei costi di energia elettrica, acqua e gas sostenuti nel 2020 dai Comuni capoluogo di Provincia per il mantenimento delle loro strutture. Alle città più virtuose è stata assegnata una tripla ‘A’, alle meno efficienti un rating ‘C’. La città amministrata da Federico Pizzarotti si è guadagnata il massimo dei voti per quanto riguarda tutte e tre le voci di spesa: 619 mila 944 euro la cifra spesa per l’energia elettrica, 156 mila 369 euro per le bollette dell’acqua, 215 mila 801 euro per il gas. Si tratta di costi valutati dall’algoritmo del Centro studi della Fondazione Gari come “inferiori o uguali” al modello ‘virtuale’ di riferimento per quel territorio. Completano la top 10 dei capoluoghi di Provincia più virtuosi: Reggio Emilia, Rovigo, Brescia, Pesaro, Pordenone, Sassari, Catania, Pescara e Carbonia.
Scorrendo la classifica ci si imbatte nelle spese “fuori controllo” per l’elettricità di Ragusa (6 milioni 333 mila euro) e Salerno (9 milioni 695 mila euro), città che occupano rispettivamente il 72esimo e 79esimo posto della classifica. Pesa sul rating di Bergamo – 86esimo posto – il costo del gas (4 milioni 369 mila euro): lo stesso vale per Padova (che ha speso 7 milioni 873 mila euro in gas), Gorizia (1 milione 157 mila euro) e Trieste (7 milioni 788 mila euro). Mentre è la bolletta dell’acqua a gravare sul giudizio di Aosta (1 milione 142 mila euro), Viterbo (4 milioni 754 mila euro) e Catanzaro (che per l’energia idrica ha sborsato ben 8 milioni 165 mila euro). Da segnalare altre spese fuori parametro come quella di Palermo, 95esima in classifica, per il gas (2 milioni 138 mila euro) e di Reggio Calabria per l’energia elettrica (10 milioni 233 mila euro). 67esimo posto per Roma Capitale, che nel 2020 ha speso: 28 milioni 58 mila euro per l’elettricità (rating ‘AA’); 100 milioni 553 mila euro per l’acqua (rating ‘B’); 2 milioni 849 mila euro per il gas (rating ‘AAA’).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]