Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, ha eletto all’unanimità Giuliano Razzoli quale suo nuovo Presidente.
Il CdA insediatosi è così composto:
Andrea Bezzecchi vicepresidente (Acetaia San Giacomo)
Alessandra Medici (Acetaia Medici Ermete)
Lucenti Federica (Acetaia Lucenti)
Borghi Davide (Acetaia Borghi)
Colli Marcello (Acetaia Acetare)
Picci Marco (Acetaia Picci)
Venturini Donata (Acetaia Mater)
Crotti Cristina (Acetaia Il Borgo del Balsamico)
“Quale portavoce del Consorzio, mi impegnerò nel perseguire gli obiettivi prefissati e nel proseguire nell’importante lavoro di tutela del prodotto, nonché a promuoverne i valori e le sue qualità in tutto il mondo – ha affermato lo sportivo Razzoli, neoeletto Presidente -. Sono molto legato alla mia terra, alla tradizione del Balsamico, e sono onorato di rappresentare il Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, subentrando a Mario Di Garbo, che ringrazio per il grande lavoro svolto nell’ultimo anno, per la correttezza e i risultati ottenuti. Ringrazio altresì tutto il nuovo CdA, che oggi mi ha votato all’unanimità, ringrazio tutti i soci produttori, che con il loro sostegno, all’assemblea del 22 maggio, mi hanno dato la motivazione per affrontare questo importante impegno. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop è una eccellenza della nostra tradizione reggiana, frutto di una storia secolare, tramandata nelle famiglie e vanto di tutti noi reggiani per la sua unica qualità. Porterò sicuramente la passione e la professionalità che ho sempre avuto durante la mia carriera anche in questa nuova avventura”.
Il Consorzio di tutela, che dal 1986 promuove l’applicazione del disciplinare, negli ultimi anni ha introdotto numerose iniziative proprio in funzione della valorizzazione del marchio e del suo territorio, attraverso collaborazioni con gli Ambasciatori del Gusto (associazione che promuove l’eccellenza della ristorazione italiana e di cui fanno parte i migliori chef italiani) e con l’ente della Regione Emilia-Romagna “Destinazione Emilia”.
Nel 2022 gli imbottigliamenti dei 58 produttori aderenti al Consorzio sono stati 16.800 (bottiglie da 100 ml), ai quali si aggiungono 9.800 monodose. Complessivamente, nel 2022 si è registrata una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.
Cenni storici:
L’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop nasce dalla doppia fermentazione del mosto cotto. La prima citazione risale alle note del monaco Donizone del 1046, quando l’imperatore di Germania Enrico VIII, in viaggio verso Roma per l’incoronazione, fece tappa a Piacenza. Qui rivolse a Bonifacio, marchese di Toscana nonché padre della contessa Matilde di Canossa, di cui Donizone era biografo, la richiesta di omaggiargli uno speciale aceto che “aveva udito farsi colà perfettissimo” e sembra, inoltre, che l’avesse sentito “ribollire nella Rocca di Canossa”. Nei secoli XII, XIII e XIV sappiamo per certo dell’esistenza a Reggio Emilia, Scandiano e nei principali centri estensi, di fabbricanti di aceto riuniti in vere e proprie consorterie. Le testimonianze si infittiscono poi nell’Ottocento, attraverso gli elenchi dotali delle nobili famiglie reggiane.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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