Accoglienza: “Pranzo per la Pace Piccoli Grandi Cuori Cucine Popolari di Bologna”

lepore

Dal 19 marzo del 1997, data in cui è stata fondata per mano di genitori e volontari, Piccoli Grandi Cuori Odv si dedica ai cardiopatici congeniti e alle loro famiglie: oggi ricorre il 25esimo anniversario e l’associazione, dato il momento di grande preoccupazione e sofferenza, ha scelto di dedicare un Pranzo per la Pace alle persone bisognose, grazie alla collaborazione delle Cucine Popolari, per dimostrare vicinanza e calore a tutti coloro che sono in stato di necessità.

Con un menu del tutto speciale creato ad hoc dalla cuoca Patrizia, in onore alla tradizione gastronomica bolognese, le cucine di Roberto Morgantini hanno accolto oggi una cinquantina di persone che nell’accogliente sala da pranzo della sede di via Del Battiferro hanno partecipato ad un momento di socialità consumando un goloso menù a base di pepite di mortadella e scaglie di parmigiano, tortelli burro e salvia e maccheroncini al sugo, scaloppine con patate e verdure, dolci “della casa”. Presente per l’occasione il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che ha partecipato al pranzo insieme alla sua famiglia: “L’iniziativa di oggi è simbolo di quello che la nostra città sa e può fare, come impegno e come solidarietà. Venticinque anni sono un traguardo importante per questa associazione che fa un lavoro fondamentale per la città di Bologna e non solo, accogliendo tante famiglie che arrivano anche da fuori regione”.

Il menu del pranzo è stato organizzato con il contributo di Sigma e di Pasta Dallari, che in questo pasto caldo ha messo il suo “cuore emiliano”: “Quello che fa la differenza – sottolinea Silvano Negri di Pasta Dallari – , quello che ci fa lavorare con attenzione, passione e amore, come facevano le nostre nonne”.
Non solo un pasto caldo ma un vero e proprio gesto momento di accoglienza: “Questo pranzo – sottolinea Roberto Morgantini, fondatore delle Cucine Popolari – è importante proprio per l’idea di questa solidarietà che si estende, che si incontra, grazie anche all’associazione Piccoli Grandi Cuori che fa un lavoro straordinario. La tavola è sempre qualcosa che unisce e offre la possibilità, a queste persone bisognose, di incontrarsi e condividere momenti conviviali e “normali” in un luogo dove si può mangiare come a casa propria, dove scambiare quattro chiacchiere anche con i volontari e dove, perché no, costruire nuove amicizie”.
“Oggi la nostra associazione compie 25 anni di attività, ma dato il periodo storico che stiamo vivendo – sottolinea Paola Montanari presidente Piccoli Grandi Cuori – crediamo sia necessario rimandare i festeggiamenti e mostrare la nostra vicinanza a tutti coloro che sono in stato di necessità, collaborando con chi quotidianamente si occupa di accoglienza e di condivisione. In questo momento è ancora più importante comprendere i bisogni dell’altro, rispondere al bisogno di socialità e dignità, mostrare vicinanza e conforto alle persone più bisognose”.

Da “ex-mamma” che 27 anni fa ha potuto toccare con mano il dolore e la disperazione di un figlio nato con una malattia, Paola ha trasformato in energia positiva questa esperienza e nel 2003 ha preso le redini dell’associazione. Quando fu lei, insieme alla figlia Elisa, a vivere l’esperienza dell’ospedale, non esistevano i servizi che oggi l’associazione offre, e che Paola ha fortemente voluto: il supporto psicologico, socio assistenziale e l’accoglienza presso il “Polo dei Cuori”, dove i genitori che arrivano da lontano possono stare vicino ai propri bambini durante il ricovero, dopo la dimissione, in situazioni di lungodegenza come può essere un trapianto, alleggerendo il Reparto e generando anche una rete solidale con le altre famiglie ospiti, con le quali condividere spazi, momenti, sensazioni ed emozioni.
Il pranzo di oggi è solo la prima di altre iniziative che l’associazione sta organizzando per i suoi primi 25 anni, per comporre un piccolissimo tassello nel puzzle solidaristico che oggi tutti noi siamo chiamati a ricostruire, a dimostrazione che qualcosa si può fare concretamente per rendere migliore il posto in cui viviamo. Non ultima, la richiesta – protocollata con i patti di collaborazione di Cittadinanza Attiva del Comune di Bologna per il Quartiere Navile – di installare una “panchina della pace” presso l’area esterna della casa di accoglienza Piccoli Grandi Cuori.