AC Reggiana, l’assessora Bondavalli: “Ora la salvezza, poi un tavolo per parlare di futuro”

Stefania Bondavalli assessora sport Reggio – CoRE

Il caso-Sassuolo, con la mancata concessione della curva sud dello stadio Città del Tricolore ai tifosi granata in occasione della partita di calcio Sassuolo-Reggiana dello scorso 29 marzo, e le recenti proteste del mondo del tifo – ma anche di quello politico, che talvolta coincidono anche – reggiano, continua ad agitare le stanze dell’amministrazione comunale, tanto da aver costretto la giunta Massari a intervenire nuovamente sull’argomento.

Lo ha fatto l’assessora comunale a economia urbana e sport Stefania Bondavalli: “L’attualità ci impone di anteporre a ogni considerazione un auspicio: la salvezza della Reggiana. Tifiamo tutti per la permanenza in Serie B della squadra della nostra città e invitiamo tutti i soggetti già da ora a sedersi intorno a un tavolo al termine della stagione per parlare di futuro. Detto questo, l’amministrazione non farà mai mancare il supporto alla Reggiana perché continui a giocare in un impianto di primo livello come il Mapei Stadium – Città del Tricolore”.

Quanto alle dichiarazioni del presidente della società granata Carmelo Salerno in merito all’utilizzo dello stadio, che, a suo dire, dovrebbe essere regolamentato da una convenzione con il Comune di Reggio, Bondavalli ha preso tempo: “Si tratta di una richiesta del tutto nuova, mai avanzata nelle interlocuzioni avvenute in precedenza con la società, di cui veniamo a sapere solo attraverso la conferenza stampa. Pensiamo che vadano considerati impatto economico, legittimità e trasparenza amministrativa, tenendo in considerazione che si tratta di un impianto di proprietà privata”.

“Da parte nostra – ha aggiunto l’assessora – c’è sempre stata e continuerà a esserci la disponibilità ad accompagnare un processo di confronto tra le due società (AC Reggiana e US Sassuolo Calcio, ndr) per l’utilizzo dell’impianto che, ancorché di proprietà privata, è uno stadio che molte città ci invidiano in cui si può fare calcio ad alto livello. È importante la collaborazione tra le due società sportive che fruiscono della struttura, così come l’impegno da parte di tutti per prevenire tensioni tra i tifosi ed espressioni violente come quelle apparse su striscioni e muri della città”.



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