Quella reggiana del 2022 si preannuncia come una primavera intensa e vivace a livello culturale grazie al ritorno di Fotografia Europea, il festival interamente dedicato alla fotografia contemporanea in programma dal 29 aprile al 12 giugno del prossimo anno. Promossa e prodotta dalla Fondazione Palazzo Magnani, insieme al Comune di Reggio, la manifestazione anticipa già dal titolo nuovi sguardi sul futuro.
La direzione artistica del festival, formata anche questa volta da Tim Clark, Diane Dufour e Walter Guadagnini, ha infatti voluto mantenere la vocazione poetica già sperimentata nel 2021, proponendo come tema dell’edizione 2022 “Un’invincibile estate”, ispirato alla frase del grande scrittore francese Albert Camus “Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate”, contenuta nella raccolta di saggi “L’estate” del 1954.
“In un momento come l’attuale, di passaggio e di crescita, successivo a un periodo di eccezionale complessità, la frase di Camus induce a una riflessione sulle forze interiori che guidano l’uomo nelle sue azioni in ogni momento della sua vita, sia esso l’inverno, sia essa l’attesa estate”, hanno spiegato gli organizzatori della kermesse fotografica: “ Un principio che vuole sottolineare un altro elemento della natura umana e della sua capacità di reazione alle avversità, alle difficoltà del momento: il coraggio, la capacità di affrontare non attraverso la speranza, ma attraverso le scelte concrete del presente, tutte le condizioni – favorevoli e sfavorevoli – che ci vengono proposte dal mondo”.
La macchina di Fotografia Europea 2022 è già al lavoro e a breve sarà lanciata la consueta open call, la chiamata del festival per invitare artisti e curatori a presentare progetti inerenti al tema della nuova edizione: quelli selezionati potranno far parte del circuito ufficiale delle mostre.
La manifestazione, come ha ricordato il sindaco di Reggio Luca Vecchi, “ha chiuso da poco l’edizione della ripartenza, della città che si è fatta mostra, esposizione, dopo i lunghi mesi del Covid che avevano messo in ginocchio l’Italia intera, e già siamo pronti a ripartire. In questo specifico momento mi interessa sottolineare il grande sforzo di Reggio sulla cultura, testimoniato in particolare da un settembre – quello appena trascorso – senza precedenti. La voglia, la tenacia della città tutta di tenere assieme sapere, socialità, dialogo e confronto. Lo ritengo un fatto di importanza vitale in una stagione ancora difficile, in cui le ferite inferte dalla pandemia sono ancora ben visibili in larghi strati della popolazione. Davvero mi auguro che quella del 2022 sarà un’edizione partecipata e che potrà vederci tornare a godere di Fotografia Europea sia nella sua dimensione di rassegna internazionale sia nella sua propensione, attraverso Off, a diventare momento di apertura e di scambio verso l’altro”.
La decisione di adottare “Un’invincibile estate” come tema per la nuova edizione, ha spiegato l’assessora comunale Annalisa Rabitti, è arrivata “perché questa frase di Camus rispecchia lo spirito che vuole animare il festival. È l’invito a trovare dentro di noi la forza per superare l’inverno che ha investito il nostro spirito e il mondo della cultura a causa dell’emergenza pandemica. Si tratta di un tema di nuovo sognante (dopo l’ultima edizione, dedicata a un celebre verso di Gianni Rodari: “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”) che riafferma la capacità dell’arte e della cultura di trovare questa “invincibile estate”, di accompagnarci verso orizzonti nuovi e necessari, in questo periodo così complesso. L’arte e la cultura non sono intrattenimento. Il mondo è cambiato, noi siamo cambiati e il festival non si sfila da questa responsabilità”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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