(TiLancio) – Per i tassisti la pandemia ha provocato un aggravio di lavoro notevole: sanificare l’abitacolo dell’auto ad ogni trasporto.
Un’azione essenziale per dare rapida continuità al lavoro, che incide sulle tempistiche e che, altrimenti, potrebbe richiedere aggravio di tempo oltre che il doversi affidare ad altro personale, per l’operazione di sanificazione.
È a partire da queste constatazioni oggettive e da una più che ventennale esperienza nell’elettronica avanzata, soprattutto nel settore dell’automotive, che CF3000 di Reggio Emilia ha brevettato, con deposito a livello nazionale e internazionale, CETUS, una soluzione per la sanificazione automatizzata del sedile posteriore del taxi, garantendo un’operazione veloce ed efficace dopo ogni trasporto.
L’apparecchio, un contenitore della grandezza di una scatola da scarpe, nel vano bagagliaio e da utilizzare all’occorrenza, agisce attraverso i propri sensori intelligenti, nebulizzando la sostanza idonea alla sanificazione. Il debutto ufficiale è previsto all’Expo universale di Dubai, aperta fino a fine marzo.
«Riteniamo che CETUS possa essere un ottimo strumento per gli utilizzatori finali», affermano Flavio Corradini e Giuseppe Colletto, ideatori del progetto.
Se la presentazione ufficiale al mercato internazionale avverrà a Dubai, a Reggio Emilia ci sono già i primi utilizzatori sperimentali. «Sto usando quest’innovativa soluzione con ottimi risultati e con soddisfazione mia e dei clienti», afferma infatti Paolo Foroni, matricola 45 dei tassisti cittadini e un antesignano per indole, poiché è stato anche il primo in città a scegliere il taxi elettrico.
CETUS ricorda per forma un cetaceo, una balena, da qui il nome del prodotto che ha all’attivo due brevetti, CF3000, fondata nel 1999 da Corradini, è diventata nel corso di poco più di un ventennio un punto di riferimento per principali produttori mondiali nell’ambito della progettazione e dello sviluppo per gli apparati elettronici a bordo delle auto. Con un fatturato di circa un milione di euro, occupa attualmente una ventina di addetti ed è associata a Unindustria di Reggio Emilia.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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