C’è un nuovo gruppo in consiglio comunale a Reggio: Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, dopo aver detto addio nei mesi scorsi rispettivamente al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle, i due partiti nelle cui liste erano stati eletti in Sala del tricolore alle ultime elezioni amministrative del 2019, hanno infatti dato vita a Coalizione Civica, con l’obiettivo di impegnarsi soprattutto sui temi del lavoro e dell’ambiente, con particolare attenzione alla viabilità, alla sicurezza e alla vita nei quartieri.
Una lista “progressista, ecologista e alternativa”, come si legge nel logo del nuovo soggetto politico reggiano, che si autodefinisce “un laboratorio di diverse forze politiche civiche e di sinistra”. De Lucia e Aguzzoli, negli ultimi anni, si sono trovati spesso – seppur partendo da fronti opposti: il primo nella maggioranza del sindaco Vecchi, il secondo all’opposizione – in accordo su temi quali il bilancio o i piani regolatori, o per quanto riguarda situazioni complesse come gli affidamenti diretti del Comune, il contrasto all’esternalizzazioni dei servizi e la salvaguardia del verde della cementificazione.
Da diversi mesi i due consiglieri comunali hanno avviato un’interlocuzione con altri soggetti politici reggiani, anche non rappresentati in consiglio comunale: Verdi Europei, Sinistra Italiana, Possibile, Reggio Emilia in Comune, Alternativa c’è (i fuoriusciti dei Cinque Stelle), Partito socialista italiano, oltre che con comitati, sindacati e associazioni della città.
“Per me – ha ricordato Aguzzoli – è stato da subito chiaro entrando da neofita in Comune che il consiglio comunale rappresentava un “teatrino” dove tutti noi, maggioranza e opposizione, recitavamo come marionette un copione scritto dietro le quinte da altri, spesso neanche dal sindaco e dalla giunta, che sono comunque espressione della scelta degli elettori, ma da dirigenti plenipotenziari, inattaccabili e inavvicinabili poiché espressione di poteri forti della città, anche se mai eletti dai cittadini”.
Ne sarebbero prova, secondo Aguzzoli, “le tante mozioni approvate dal consiglio, che dovrebbe esercitare una funzione di indirizzo alla giunta, ma che rimangono lettera morta, sepolti tra le carte e mai applicate, perché non funzionali a disegni strategici già predefiniti. Alla frustrazione di vedere tutto questo, che vivo come un’offesa all’istituzione democratica, è subentrata ben presto la volontà di battermi per contrappormi a questa deriva e per riportare il ruolo dei consiglieri comunali, per la forza che il mandato elettorale dovrebbe conferire loro, al centro del dibattito democratico della città”.
“Questa anomala presenza di poteri forti che tutto decidono fa sì che il confronto politico sia svilito e mortificato, mentre la città, ammorbata da una narrazione sempre più autocelebrativa e irreale e dalla mancanza di un dibattito vero tra le diverse componenti economiche, sociali e culturali, perda sempre più occasioni di crescita. In questo contesto desolante è il momento di cercare di rinvigorire e dare nuovo senso al ruolo di controllo e di vigilanza dell’opposizione consiliare, spesso finora troppo timida e poco coesa. Il tema degli affidi diretti che abbiamo sollevato sulla stampa è solo un piccolo granello di quello che stiamo scoprendo e che dobbiamo correggere. Confermiamo l’impegno serio a lavorare sui temi con tutti, sia con l’opposizione e soprattutto con il M5s, ma (anche se sarà dura perché sono molto chiusi) con Pd e alleati”.
“Siamo due uomini molto diversi per età, per esperienze e per formazione politica, ma con tanti punti in comune, poiché entrambe di sinistra, laici e progressisti”, ha aggiunto Aguzzoli: “Io dei due sono sicuramente più sensibile ai temi dell’ambiente, della sicurezza e della salvaguardia dei beni comuni, Dario a quelli dei diritti dei lavoratori e dei diritti civili. I cardini del nostro lavoro saranno dunque la tutela dei lavoratori, del verde e dell’ambiente e in maniera particolare vogliamo essere vicini ai grandi problemi quotidiani che, che al di là di altisonanti programmi politici, i cittadini sentono di più perché li vivono quotidianamente: la viabilità, le condizioni dell’aria, la sicurezza e la legalità, temi che vanno affrontati in maniera realistica e matura, con la capacità di proporre soluzioni non solo possibili, ma anche coraggiose ed efficaci. Tutto questo lo faremo in un’ottica partecipata, continuando a lavorare come stiamo facendo nei quartieri e con i cittadini e soprattutto ascoltando le molte risorse umane, per professionalità e competenza, di cui la nostra comunità è ricca”.
Sulla stessa linea De Lucia, che sarà il capogruppo di Coalizione Civica in consiglio comunale: “Se guardo al 2019 vedo un centrosinistra che arriva al ballottaggio contro Salati spendendo molti soldi e con grande fatica. Da qui doveva partire un’autocritica e un’apertura. È successo l’esatto opposto, per poca volontà o incapacità di affrontare la situazione schiacciando tutto sul peso delle correnti e qualche capobastone più attento al suo futuro che al bene complessivo. Quando siamo nei quartieri vediamo il deserto della politica, spesso credo che i cittadini chiamino noi perché non conoscono gli altri”.
Oltre al tema del rapporto tra cittadino e politica, “dove bisogna tornare a dare forza al modello reggiano partecipativo delle assemblee e progetti partecipati superando lo schema clientelare e “fuffologo”, a noi interessa investire sui giovani e sul merito. Parole di cui la politica si riempie la bocca ma che poi non realizza mai. Sia chiaro: intendo investire sui giovani-giovani e non sui giovani-vecchi, quelli non servono e non producono innovazione. Lo dico, ma credo sia ovvio: non tralasceremo le battaglie sui diritti civili (sosterremo la Casa arcobaleno) e degli animalisti”.
Entro la fine del mese sarà lanciato il sito di Coalizione Civica e sarà inaugurata la sede, “uno spazio che sia casa delle varie esperienze”. Poi, ha aggiunto De Lucia, “inizieranno i gruppi di studio aperti per affrontare il bilancio 2022 e il piano urbanistico generale che dovremo votare nei prossimi mesi. Abbiamo sempre dato in beneficenza i soldi percepiti da consiglieri comunali, continueremo a farlo e metteremo in campo il necessario per sostenere le iniziative di partiti, movimenti, sindacati, comitati amici, oltre a realizzare un corso di formazione per la futura classe dirigente della città”.
Alle elezioni del 2024 mancano ancora tre anni, ma De Lucia e Aguzzoli hanno già le idee chiare: “Se abbiamo messo la parola alternativa nel simbolo un motivo c’è, ad oggi escludiamo alleanze con il Pd autoreferenziale e con questa gestione lobbystica della cosa pubblica. Se invece si faranno delle primarie che possiamo vincere la cosa cambia, ma non decidiamo noi due da soli. Tenete anche conto che le voci di palazzo dicono che il sindaco Vecchi ci lasci prima del tempo per candidarsi al Parlamento nel 2023. Sinceramente a noi ora tutta questa politica da caminetto ci interessa davvero poco, vogliamo lavorare sui temi e sul territorio espandendo la rete e le collaborazioni. Vogliamo insomma lavorare a unire con umiltà, serietà e buon lavoro. Dopo mesi di lavoro con esperti del settore dell’antimafia annunceremo la proposta di miglioramento e superamento della Consulta per la legalità del Comune, che a Reggio – dove si sta svolgendo il più grande processo per mafia – si è riunita solo cinque volte in oltre tre anni”.
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buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!