Lunedì 27 luglio il consiglio comunale di Reggio ha approvato con 18 voti favorevoli (Pd, Reggio è, Più Europa e il consigliere Gianni Bertucci del Movimento 5 Stelle) e 11 astenuti (Lega, Forza Italia, Alleanza Civica, gruppo misto e i consiglieri Fabrizio Aguzzoli e Paola Soragni del Movimento 5 Stelle) le nuove misure relative alla Tari, con agevolazioni per un valore complessivo di due milioni di euro a favore delle utenze non domestiche a seguito dell’emergenza Covid-19, che ha comportato per molte attività la sospensione oppure la chiusura parziale o totale per alcuni mesi. Il consiglio ha anche confermato per l’anno 2020 le stesse tariffe Tari adottate per il 2019, senza variazioni.
Con la deliberazione, ha spiegato l’assessore comunale ai tributi Lanfranco De Franco, “mettiamo subito a disposizione due milioni per azzerare già nella bolletta di settembre la quota variabile dei mesi di marzo, aprile e maggio a 10.800 utenze, vale a dire il 93% delle utenze non domestiche attive in città. Parliamo di negozi, artigianato, imprese, alberghi, ristoranti, bar, parrucchieri e barbieri, ma anche associazioni, società sportive, luoghi della cultura”.
“È una scelta più impegnativa rispetto alle previsioni minime dell’Autorità di regolazione dei rifiuti Arera e che portiamo avanti nonostante l’assenza di risorse governative ad hoc per i Comuni sulla Tari”. La nuova misura si aggiunge al già deciso slittamento della prima rata – dal 30 giugno al 30 settembre – e allo spostamento del calcolo del conguaglio 2019 a fine anno: tutte azioni, secondo l’assessore, “che vanno incontro alle difficoltà che cittadini e imprese stanno affrontando nella ripartenza e mirano a dare respiro e sostegno economico diretto. Nello stesso tempo, le tariffe ordinarie per il 2020 saranno uguali a quelle del 2019, senza pertanto nessun aumento”.
Le agevolazioni e riduzioni per le utenze non domestiche, che hanno prodotto una minore quantità di rifiuti nel periodo di lockdown, sono calcolate sulla quota variabile della tariffa. Rispetto alle riduzioni obbligatorie previste da Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), l’amministrazione comunale ha ampliato il perimetro delle agevolazioni riconoscendo a tutte le utenze non domestiche (Und) che sono state interessate da provvedimenti di sospensione o chiusura dell’attività (anche parziale) un azzeramento della quota variabile della Tari per tre mesi, applicando dunque una riduzione pari al 25% su base annuale.
Le uniche utenze non domestiche che non beneficeranno di agevolazioni (circa 800, pari al 7% del totale) sono rappresentate da quelle attività che hanno codici Ateco non soggetti a chiusura, così come fissati da Arera in base a ordinanze e atti governativi (ad esempio: supermercati, edicole, farmacie, ospedali, negozi di alimentari, tabaccai, banche e assicurazioni).
La riduzione prevista sulla Tari 2020 inciderà anche sulla “quota variabile misurata”, legata al numero di vuotature minime e al costo delle stesse in base alla volumetria di contenitore associato. La riduzione del 25% sarà quindi applicata su tutte le componenti della quota variabile e sarà calcolata interamente e una tantum in sede di prima rata 2020 (quella con scadenza 30 settembre).
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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