A Piacenza sono stati denunciati con l’accusa di manifestazione non autorizzata (per violazione dell’articolo 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) gli animatori dell’iniziativa di protesta di sabato 24 luglio in piazza Cavalli contro l’ormai imminente introduzione del green pass, la certificazione che dal 6 agosto sarà richiesta per accedere a diversi luoghi e attività come spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive, mostre e musei, bar e ristoranti al chiuso.
Dal momento che la manifestazione – che ha visto la partecipazione di circa 300 persone – era stata autoconvocata tramite i social, e dunque non c’erano veri e propri organizzatori dell’evento, la denuncia è scattata nei confronti delle persone che hanno preso pubblicamente la parola nel corso del pomeriggio.
La questura di Piacenza ha sottolineato come la manifestazione si sia svolta senza che fosse stato presentato il necessario preavviso. “A tutti è garantito il diritto di manifestare – si legge in una nota diffusa dai vertici della polizia piacentina – purché ciò venga fatto nel rispetto della legge, la quale prevede che almeno tre giorni prima dello svolgimento di una manifestazione ne sia dato avviso”. La violazione, se venisse confermata, potrebbe costare ai responsabili fino a un anno di reclusione e un’ammenda compresa tra un minimo di 206 euro e un massimo di 413 euro.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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