Dopo l’anteprima mondiale alla 71ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, Lucio Dalla arriva anche nei cinema italiani – per un evento di tre giorni: il 5, 6 e 7 luglio – raccontato da Pietro Marcello in “Per Lucio”: un emozionante film documentario firmato dal regista del pluripremiato “Martin Eden”, tra canzoni e interviste agli amici più intimi.
“Per Lucio”, una produzione Ibc Movie e Rai Cinema, con la collaborazione di Avventurosa e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, è un viaggio visivo e sonoro nell’immaginario poetico e irriverente del cantautore bolognese: una narrazione inedita del suo mondo condotta attraverso le parole del fidato manager Tobia e dell’amico d’infanzia Stefano Bonaga.
Il film unisce biografia e storia, dando vita a un ritratto che attinge dall’infinito bacino dei repertori pubblici e privati, storici e amatoriali, grazie ai materiali d’archivio unici dell’Istituto Luce Cinecittà, della Fondazione Cineteca di Bologna, dell’Archivio nazionale del Film di famiglia, dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, dell’Archivio nazionale Cinema d’impresa d’Ivrea.
Tutti elementi che riportano alla luce l’avventura di Dalla e le sue molte vite: il faticoso esordio, l’entusiasmo per la prima ascesa al successo, la fortunata collaborazione con il poeta Roberto Roversi, fino alla consacrazione come autore colto e popolare. Liriche e musiche dipingono un’Italia sotterranea e sfumata, immergendo lo spettatore in una libera narrazione del Paese che attraversa tanto il boom economico che i tragici eventi del periodo legato alla fine degli anni’ 70.
Pietro Marcello ripercorre così, attraverso le vicende dell’artista, anche l’Italia degli ultimi e degli emarginati. L’Italia di Lucio Dalla, una figura polimorfa che sfugge a ogni flash, a ogni definizione: istrione, clown, jazzista, viandante, eroe, poeta, cantore, profeta, trasformista, provocatore.
Forse non ci sarebbe nemmeno bisogno di raccontare Dalla: l’eccezionalità della sua storia dovrebbe bastare. Eppure siamo qui ancora a farci questa domanda. Qualcosa manca, qualcosa è sfuggito. Una cosa è certa: Lucio Dalla ha toccato la vita con mani frementi e l’ha guardata con occhi vivi di bambino e abbracciando la sua epoca.
Scritto dal regista insieme a Marcello Anselmo, “Per Lucio” non è solo un film su Lucio Dalla, ma una sinfonia visiva e sonora del mondo immaginato e cantato da Dalla: le piazze, i bar, le puttane, i barboni. Un viaggio tra canzoni capolavoro come “Lunedì Film”, “Il fiume e la cittá”, “Itaca”, “È lì”, “La canzone di Orlando”, “L’operaio Gerolamo”, “La Borsa Valori”, “Mille Miglia”, “Intervista con l’avvocato”, “I muri del ventuno”, “Quale allegria”, “Come è profondo il mare”, “Mambo”, “Il parco della Luna”, “Balla balla ballerino”, “Futura”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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