Da metà dicembre gli abitanti di Gazzano, frazione del comune di Villa Minozzo, in provincia di Reggio, possono disporre di un impianto di depurazione delle acque reflue, infrastruttura che permette alle acque raccolte tramite il sistema delle reti fognarie di essere depurate e restituite integre all’ambiente naturale.
L’abitato di Gazzano, situato all’interno del parco naturale dell’Appennino reggiano, a poca distanza dal bacino artificiale di Fontanaluccia (realizzato nel 1928 a servizio della centrale idroelettrica di Farneta), ha potuto accedere alla pianificazione degli interventi di Atersir, l’agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti: il depuratore è stato inserito nel programma operativo degli interventi 2015-2019, per un investimento complessivo di 350.000 euro.
L’impianto di trattamento, che ha una potenzialità di 400 abitanti equivalenti, è stato realizzato ex-novo in un’area a ovest dell’abitato, scelta per rispettare le distanze dagli edifici esistenti e non impattare sull’ambiente circostante. La tecnologia adottata è quella a biodischi, per contenere le dimensioni della struttura. L’impianto, inoltre, è in gran parte realizzato con strutture in cemento armato interrate, per limitare anche l’impatto paesaggistico: le uniche parti visibili, infatti, sono il vano tecnico per l’alloggiamento dei quadri elettrici e di telecontrollo e la copertura in vetroresina.
“Inauguriamo un impianto di notevole importanza ambientale e di inestimabile valore per la salvaguardia della natura della nostra montagna”, ha spiegato il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi al taglio del nastro, avvenuto nella giornata di giovedì 16 dicembre: “Si tratta di un’installazione che va a beneficio sia degli abitanti del luogo sia di coloro che, in tutte le stagioni, sono nostri ospiti e godono delle bellezze e della salubrità del territorio”.
“È una giornata significativa per Gazzano e per l’intero villaminozzese, che evidenzia ancora una volta l’impegno che le istituzioni stanno portando avanti per mantenere l’Appennino pulito, ordinato e in buona salute, in un rapporto equilibrato tra le attività umane e la necessità di preservare un luogo d’ingente pregio sotto il profilo naturalistico, ma non solo. Ringraziamo Atersir, Ireti, la società del gruppo Iren che ha diretto l’intervento, i progettisti e le aziende esecutrici di questa preziosa infrastruttura”.
La tecnologia adottata per la realizzazione del depuratore di Gazzano “consentirà di restituire all’ambiente acque depurate in perfetta armonia con la bellezza dei luoghi circostanti”, ha sottolineato Francesco Masetti di Ireti: “I parametri fisici e chimici delle acque in uscita sono pienamente rispondenti alle normative italiane ed europee e le acque potranno essere tranquillamente recapitate nei recettori di destinazione senza i problemi che si originavano prima della costruzione dell’impianto. Vorrei ringraziare tutte le imprese e i tecnici che hanno partecipato alla sua realizzazione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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