Ha preso il via da Ferrara il progetto pilota per sperimentare un nuovo metodo di pulizia dei corsi d’acqua, basato su un sistema di barriere galleggianti “acchiappa plastica” che è stato installato in due punti della città estense: sul Po di Volano, nei pressi della Darsena City, e a valle del ponte di San Giorgio, in centro.
Il progetto, già realizzato con successo sul fiume Po dall’Autorità di bacino distrettuale, consente di intercettare i rifiuti galleggianti grazie a un dispositivo di raccolta selettiva all’avanguardia, composto da barriere flottanti in polietilene e che non interferisce con la fauna e la flora del corso d’acqua sul quale viene installato. Attraverso un natante dotato di cestello è possibile intercettare pezzi di plastica galleggianti e altri rifiuti trasportati dall’acqua, che vengono poi raccolti in grandi sacchi portati nei siti di conferimento per lo smaltimento.
La sperimentazione, che durerà un anno ed è stata finanziata dalla Regione Emilia-Romagna con 200.000 euro, “rientra tra le azioni della strategia per ridurre le plastiche usa e getta, colonna portante del nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti”, ha sottolineato l’assessora regionale all’ambiente Irene Priolo. Il tutto “attraverso una modalità d’intervento innovativa e all’insegna della sostenibilità, capace di agire a 360° per la protezione e la tutela dell’ambiente”.
Accanto al progetto in questione, in capo all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, nel giro di poche settimane sul territorio provinciale ferrarese è pronto a partire anche un intervento straordinario di pulizia degli argini e delle sponde di numerosi corsi d’acqua, per un investimento di altri 100.000 euro. L’obiettivo è quello di rimuovere ogni genere di rifiuto abbandonato: ingombranti, materiali plastici o ferrosi, componenti di autoveicoli, pneumatici e amianto. La durata delle operazioni è stata fissata in dodici mesi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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