La direzione dell’azienda Usl Irccs di Reggio ha annunciato che è stato registrato il primo caso di West Nile Disease del 2022 nella provincia emiliana: si tratta di un uomo di 75 anni, attualmente ricoverato in terapia intensiva all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio, con diagnosi già confermata dagli esami di laboratorio.
Il virus West Nile è endemico, ovvero è presente ormai in maniera stabile in Emilia-Romagna e nelle regioni del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa tra alcune specie di uccelli e le zanzare comuni (Culex pipiens, attive in particolare di sera e di notte). L’uomo – come pure i cavalli – può essere occasionalmente infettato attraverso le punture di zanzara, ma a quel punto l’infezione virale non si trasmette più dalla persona infettata ad altre zanzare, né ad altre persone.
Il contatto con il virus di solito causa un’infezione che nella maggioranza dei casi decorre senza sintomi: in alcuni casi, invece, può svilupparsi la malattia denominata West Nile Disease, che si manifesta con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale, ma che durano soltanto per pochi giorni. Tuttavia, anche se di rado, e soprattutto in persone già debilitate, la malattia può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti.
Il riscontro di un caso di positività al virus West Nile comporta l’attivazione di interventi di controllo della zanzara comune e di prevenzione per quanto riguarda l’uomo e i cavalli. Nei territori comunali delle province in cui è stata riscontrata la presenza del virus vengono dunque attivate o rinforzate alcune misure: attuazione rigorosa degli interventi di lotta antilarvale di competenza dei Comuni e intensificazione delle attività di controllo e sostegno alle attività effettuate dai privati; interventi straordinari preventivi con adulticidi, qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone (oltre 200) nelle ore serali e in aree all’aperto; sensibilizzazione rivolta ai proprietari di cavalli e finalizzata alla vaccinazione degli animali. I centri nazionali e regionali sangue e trapianti, inoltre, vengono allertati per l’attuazione degli interventi di competenza, come i controlli sulle donazioni di sangue, organi e tessuti.
Alla popolazione, invece, è richiesto di proteggersi quanto più possibile dalle punture di zanzara applicando repellenti cutanei sulla pelle e utilizzando tutti gli strumenti a disposizione (zampironi, elettroemanatori, zanzariere). Per le zanzare è sufficiente pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi: è quindi necessario anche eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua e usare periodicamente i prodotti larvicidi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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