Lo scorso 22 luglio i carabinieri di Vignola hanno arrestato una donna di 50 anni e il figlio di 28 anni, entrambi accusati di aver picchiato, insultato, sottoposto a privazioni e minacciato la compagna del ventottenne per oltre un anno, anche quando la giovane è rimasta incinta.
A fare il primo passo, raccontando ai militari ciò che stava accadendo tra quelle mura domestiche, sono stati i parenti della vittima, secondo i quali la ragazza sarebbe stata costretta a chiedere il permesso alla suocera per qualsiasi cosa, anche soltanto per poter guardare la televisione.
La sera dell’intervento, invece, i carabinieri sono stati allertati dai vicini di casa, che hanno riferito di aver assistito a un’aggressione ai danni della giovane incinta con tanto di calci, pugni e schiaffi; la ragazza, inoltre, sarebbe stata anche colpita con un mestolo da cucina. La vittima, che all’arrivo dei militari presentava evidenti segni delle violenze subite, è stata soccorsa e accompagnata al Policlinico di Modena per essere sottoposta agli accertamenti necessari a valutare le condizioni di salute del nascituro.
Madre e figlio, invece, sono stati arrestati. Nella serata di lunedì 25 luglio, in occasione dell’interrogatorio di garanzia svoltosi in carcere a Modena, entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La giudice Elonora Pirillo, in ogni caso, ha convalidato il loro arresto disponendo la misura della custodia cautelare in carcere.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]