Nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 luglio i muri e le vetrate esterne della sede della Camera del lavoro di Funo di Argelato, nel territorio della città metropolitana di Bologna, sono stati imbrattati con scritte deliranti vergate con uno spray di colore rosso e con simboli riconducibili al movimento di protesta di matrice no-vax ViVi.
È l’ennesimo episodio del genere avvenuto in questo 2022 in Emilia: negli ultimi mesi sono finite nel mirino soprattutto le sedi delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e le strutture sanitarie, ma in alcuni casi anche altri luoghi simbolici del territorio regionale.
In questo frangente, in particolare, i vandali hanno apostrofato con epiteti ingiuriosi le figure dei segretari generali nazionali dei tre maggiori sindacati: Maurizio Landini della Cgil, Luigi Sbarra della Cisl e Pierpaolo Bombardieri della Uil.
“È evidente il tentativo di continuare a mettere nel mirino i luoghi e i soggetti della democrazia, utilizzando deliranti argomenti, tentando di appropriarsi di concetti quali “libertà” e “diritti” che stanno agli antipodi dei soggetti che si rendono protagonisti di questi gravi e reiterati episodi. Nei momenti più difficili della storia del nostro paese l’attacco al sindacalismo confederale è purtroppo sempre stato una costante”, ha commentato la Cgil di Bologna, che ha subito sporto denuncia: “Auspichiamo che la magistratura e le forze dell’ordine identifichino al più presto i protagonisti di tale scempio. È necessario reagire, mantenendo alto il presidio di democrazia da parte delle forze sindacali, sociali, politiche e della istituzioni democratiche”.
La Camera del lavoro metropolitana di Bologna ha convocato per il pomeriggio di lunedì 25 luglio, alle 17, un presidio davanti alla sede vandalizzata della Cgil di Funo.
Immediata la reazione della Cisl: “Sono gravi e inquietanti le scritte ingiuriose contro il sindacato e contro i tre segretari generali confederali”, ha commentato il segretario generale della Cisl Area metropolitana bolognese Enrico Bassani. “Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutta la Cgil di Bologna e condanniamo con risolutezza questo ennesimo vile atto e questo clima di odio e intimidazione che nulla ha a che fare con la democrazia. In questa difficile e delicata fase che sta attraversando il nostro paese il ruolo libero e autonomo del sindacato rimane per noi primario e autorevole”.
“Alla Cgil e al sindacato tutto manifesto, a nome mio e di tutta la segreteria del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, solidarietà e vicinanza per quanto accaduto”, ha detto la responsabile lavoro del Pd regionale Simona Lembi: “Ancora una volta la stessa matrice firma inaccettabili insulti al più grande sindacato italiano e quindi a lavoratori e lavoratrici. Si tratta dell’ennesimo gesto vile e ignobile di un lungo elenco di sedi che in Emilia-Romagna sono state prese di mira. In un clima già molto faticoso per il nostro Paese, con la crisi di questi anni e il disagio sociale che monta, è tempo di un presidio democratico dei luoghi della rappresentanza. È inaccettabile che il più grande sindacato italiano venga costantemente preso di mira da questi criminali. Auspicando che chi ne ha responsabilità faccia quanto prima piena luce su questo episodio, come su tutti gli altri, manifestiamo la vicinanza del Pd regionale alla Cgil anche oggi, nella giornata dell’anniversario della caduta del fascismo, in cui siamo nuovamente chiamati a difendere la democrazia e la libertà”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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