Nella serata di martedì 19 luglio, intorno alle 23, si è sviluppato un incendio – il secondo delle ultime due settimane – in un’area di via Caruso a Modena adiacente all’impianto di Herambiente per la selezione e il recupero dei rifiuti. Il rogo, secondo i primi accertamenti, si sarebbe sviluppato a partire da una tettoia, per poi coinvolgere il materiale di scarto – rifiuti in legno e ingombranti – che era stato depositato all’aperto. I vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente per tutta la notte per domare le fiamme.
L’incendio, ha spiegato Hera, che gestisce la discarica modenese, “hanno coinvolto esclusivamente una tettoia dove vengono stoccati rifiuti ingombranti provenienti dal territorio, in attesa di essere lavorati. Nel corso delle prossime ore l’edificio sarà messo in sicurezza, così da consentire la conclusione di tutte le attività, nonché la definizione delle cause che hanno originato l’evento. Dalle prime evidenze si ritiene comunque che sia di natura accidentale”.
Nell’incendio, ha precisato Hera, “non è stata coinvolta l’area adibita a discarica: peraltro questa porzione del sito non è più in esercizio dalla fine del 2008”. Da quella data, infatti, quella parte del sito è in fase di “post-gestione”: è dunque costantemente monitorata, ma non avviene più il conferimento di nuovi materiali.
Sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’Arpae (l’agenzia regionale per la protezione ambientale dell’Emilia-Romagna), che nelle prime fasi di intervento hanno eseguito alcune misurazioni puntuali nelle immediate vicinanze del perimetro aziendale per accertare i livelli dei più comuni inquinanti indicatori dell’eventuale ricaduta dei fumi di combustione (composti organici volatili, monossido di carbonio, acido cloridrico, ossidi di azoto, ammoniaca, acido solfidrico e formaldeide); le verifiche non hanno evidenziato valori superiori ai valori di riferimento previsti in ambito ambientale e sanitario.
I tecnici dell’Arpae, inoltre, hanno posizionato nelle aree residenziali e industriali più vicine all’impianto alcuni dispositivi di campionamento passivo per rilevare la quantità di composti organici volatili e formaldeide: i risultati di queste prime analisi saranno disponibili nella giornata di giovedì 21 luglio, ma nel frattempo saranno collocati altri dispositivi per continuare il monitoraggio.
Non è stato invece ritenuto necessario posizionare un campionatore ad alto volume per la ricerca di diossine/furani, poiché già nella mattinata di mercoledì 20 luglio l’incendio era stato completamente spento e la dispersione di fumo era praticamente cessata. Le acque utilizzate per lo spegnimento del rogo sono state raccolte in apposite vasche di laminazione e saranno successivamente smaltite come rifiuti liquidi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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