Dopo le tre sentenze del Tar di Parma del primo luglio scorso, con le quali sono stati riconosciuti ad altrettante imprese i diritti edificatori in aree a Canali, a San Rigo e in viale Luxemburg a Reggio (proprio accanto al nuovo Conad Superstore), diritti che la giunta del sindaco Vecchi aveva cercato di cancellare appellandosi alla legge regionale 20 del 2020, l’amministrazione comunale ha annunciato di voler procedere con il ricorso in Cassazione.
La motivazione, secondo il coordinatore comunale reggiano di Fratelli d’Italia Marco Eboli, “è che il Piano urbanistico generale (Pug), da poco adottato, prevede l’eliminazione di migliaia di appartamenti, e che gli interventi riammessi dal Tar sarebbero contrari allo spirito del Pug stesso: però, dico io, quelli sono diritti acquisiti che non possono essere cancellati per volontà politica”.
La vicenda, inoltre, ha dato lo spunto al partito di Giorgia Meloni per un’altra polemica di stampo urbanistico: “Leggendo il Pug – ha aggiunto Eboli – si nota che la “filosofia green” che si vorrebbe far credere sia alla base delle decisioni della giunta reggiana di centrosinistra non vale per tutti. Nel Piano urbanistico generale è stato infatti confermato il diritto edificatorio a Parco Ottavi, previsto nel Piano regolatore generale del 1999, approvato nel 2007, con inizio lavori nel 2008, poi abbandonato in seguito al fallimento della Cooperativa Muratori di Reggiolo, che doveva realizzare l’intervento. L’area di 53 ettari, immensa, ora è parzialmente edificata, ma tutto il territorio interessato sembra un campo di battaglia, con poche abitazioni e tanto abbandono: erano previsti 2.000 alloggi e 4.500 nuovi abitanti”.
Nelle settimane scorse i soci prestatori della Cooperativa Muratori di Reggiolo hanno votato per la prima volta contro il bilancio, all’interno del quale a fronte di circa un centinaio di milioni di debiti figura anche una partita attiva di 26 milioni, quella relativa al valore del terreno edificabile di Parco Ottavi.
“Il sindaco Vecchi e la sua giunta – ha attaccato Eboli – hanno ritenuto di mantenere il diritto edificatorio della Cooperativa Muratori nel Pug presunto green, diritto derivante dal piano regolatore del 1999, mentre per gli interventi delle tre aziende private, vincitrici al Tar, ha annunciato ricorso in Cassazione per impedire l’edificazione. Due pesi e due misure: il cemento cooperativo non fa male all’ambiente, quello privato sì, è questa la sostanza del comportamento del sindaco Vecchi”.
Per Fratelli d’Italia, ha concluso Eboli, “i diritti acquisiti sono da garantire indipendentemente dai soggetti attuatori: pertanto, se il sindaco fosse coerente, dovrebbe rispettare le sentenze del Tar. Diversamente potrebbe sorgere il sospetto che non sia lo spirito ambientalista a guidare le scelte del centrosinistra in materia urbanistica”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]