Sindaci reggiani: “Governo Draghi riparta”

Luca Vecchi centro Loris Malaguzzi Reggio

Trentasette sindaci reggiani chiedono di ripartire con il governo Draghi.

Le comunità hanno bisogno di risposte urgenti. Si pensi al bene dei cittadini.

Sono trentasette i sindaci reggiani – di ogni orientamento politico – che hanno già sottoscritto la Lettera aperta dei sindaci sulla crisi di governo in atto, in cui si chiede con decisione il superamento della crisi attuale e la riconferma della fiducia a Draghi, con un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza del Governo ad anteporre l’interesse del Paese rispetto ai propri problemi interni.

La preoccupazione dei sindaci reggiani è prima di tutto legata al difficile momento che stanno attraversando le nostre comunità. L’inflazione e la crisi energetica stanno duramente colpendo famiglie – sempre più in difficoltà – ed imprese, mentre una guerra sanguinosa si sta consumando nel cuore dell’Europa. Minare la capacità di intervento e la credibilità dell’Italia, in questo momento, sarebbe un fatto gravissimo, che può generare danni incalcolabili per il ritardo nelle risposte di cui il paese ha bisogno, colpendo l’enorme lavoro che è già partito sul PNRR, strumento di rilancio e cambiamento del Paese. E’ necessario che il Parlamento riesca nello sforzo di ridare al Governo la capacità e lo slancio utili ad affrontare l’urgenza del momento che stiamo attraversando. Un paese martoriato dalla pandemia, dalla crisi internazionale, dai costi dell’energia, dalla siccità, con una situazione socioeconomica che settimana
dopo settimana peggiora, ha bisogno di risposte immediate e serie.

Questo insegna la pragmaticità a cui costringe l’essere “primo cittadino”. Ci sarà poi tempo e modo per liberare le energie da campagna elettorale: ma se la politica non vuole allontanarsi ancora dai cittadini, deve cogliere la strada migliore per rispondere subito ai loro bisogni sempre più gravi.
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Lettera aperta dei sindaci sulla crisi di governo in atto.
16 luglio
Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza.

Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà.

Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e
leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio.

Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo.

Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni.

Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perché senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia.

Nico Giberti – sindaco di Albinea
Fabrizio Corti – sindaco di Baiso
Andrea Carletti – sindaco di Bibbiano
Matteo Benassi – sindaco di Boretto
Luigi Bellaria – sindaco di Cadelbosco di Sopra
Alessandro Santachiara – sindaco di Campagnola
Alessandro Spanò – sindaco di Campegine
Luca Bolondi – sindaco di Canossa
Tiziano Borghi – sindaco di Carpineti
Stefano Costi – sindaco di Casina
Giorgio Zanni – sindaco di Castellarano
Enrico Bini – sindaco di Castelnovo né Monti
Francesco Monica – sindaco di Castelnovo di Sotto
Francesca Bedogni – sindaco di Cavriago
Ilenia Malavasi – sindaco di Correggio
Luca Ronzoni – sindaco di Gattatico
Renzo Bergamini – sindaco di Gualtieri
Camilla Verona – sindaco di Guastalla
Elisabetta Sottili – sindaco di Luzzara
Fausto Torelli – sindaco di Montecchio
Elena Carletti – sindaco di Novellara
Cristina Ferraroni – sindaco di Poviglio
Alberto Olmi – sindaco di Quattro Castella
Luca Vecchi – sindaco di Reggio Emilia
Roberto Angeli – sindaco di Reggiolo
Lucio Malavasi – sindaco di Rio Saliceto
Luca Nasi – sindaco di Rolo
Emanuele Cavallaro – sindaco di Rubiera
Paolo Fuccio – sindaco di San Martino in Rio
Franco Palù – sindaco di San Polo
Carlo Perrucchetti – sindaco di S. Ilario
Matteo Nasciuti – sindaco di Scandiano
Vincenzo Volpi – sindaco di Toano
Enrico Vecchi – sindaco di Ventasso
Stefano Vescovi – sindaco di Vezzano sul Crostolo
Nello Borghi – sindaco di Viano
Elio Ivo Sassi – sindaco di Villa Minozzo