Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 luglio, intorno all’una, un uomo di 40 anni residente in provincia di Modena ha chiamato il 118 dopo aver perso l’orientamento mentre rientrava da una giornata sul monte Cimone assieme al figlio di 10 anni e a un amico del figlio (di 9 anni).
I tre erano partiti dal parcheggio di Doccia di Fiumalbo a metà pomeriggio, intorno alle 17, e hanno raggiunto senza particolari difficoltà la vetta del monte Cimone, da dove hanno potuto ammirare il tramonto: la pausa prolungata, tuttavia, ha fatto sì che durante il percorso di rientro il gruppetto fosse sorpreso dal buio. Nonostante fossero tutti equipaggiati con torce frontali, infatti, a un certo punto i tre hanno smarrito il sentiero giusto e hanno deciso di chiedere aiuto.
La prima telefonata è stata indirizzata al genitore dell’amico del figlio, che si è incamminato immediatamente sul sentiero nel tentativo di raggiungerli. Dopo una prima ricerca infruttuosa, all’una di notte è scattato l’allarme al 118, che ha attivato la squadra del Soccorso alpino e speleologico della stazione monte Cimone; nel frattempo la centrale operativa del 118 è riuscita a individuare la posizione dei dispersi con un sms locator.
Le coordinate e il numero di telefono del quarantenne sono stati quindi comunicati alla squadra del Cnsas, che era già in avvicinamento: il caposquadra ha contattato il gruppo di escursionisti e li ha tranquillizzati, dandogli l’indicazione di rimanere fermi nel punto in cui avevano chiamato i soccorsi. La squadra del Cnsas è riuscita ad avvicinarsi con il mezzo fuoristrada solo fino a un certo punto, dovendo proseguire poi a piedi fino a raggiungere i dispersi. La ricerca si è conclusa positivamente intorno alle 4 del mattino: date le buone condizioni di salute dei tre, non è stato necessario l’intervento dell’ambulanza.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!