La Fondazione di Modena, la Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola e la Fondazione di Vignola hanno creato il Fondo accoglienza Ucraina, con una dotazione di 100.000 euro, per sostenere le spese emergenziali per gli interventi di accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Il fondo, che potrà essere ulteriormente ampliato, sarà gestito dal centro di servizio per il volontariato Csv Terre Estensi, che ha ideato e promosso l’iniziativa assieme alle fondazioni.
Possono aderire le cooperative sociali, gli enti del terzo settore e altri soggetti privati senza scopo di lucro presentando una richiesta di contributo (entro il prossimo dicembre, fino a un tetto massimo di 5.000 euro) per attività di accoglienza, assistenza e integrazione svolte dallo scorso aprile in poi all’interno dei territori di competenza delle fondazioni: dall’alloggio al fabbisogno alimentare, dai trasporti alle attività educative, culturali e sportive, dall’insegnamento della lingua italiana all’integrazione scolastica, fino al supporto sanitario e psicologico.
La documentazione necessaria per l’adesione è disponibile online sui siti delle fondazioni promotrici e del Csv Terre Estensi, dove sono reperibili anche tutte le informazioni e i materiali utili alla presentazione della domanda. I primi esiti delle richieste di contributo arriveranno entro trenta giorni dall’invio delle domande; entro il mese successivo, inoltre, si procederà all’accreditamento dell’importo assegnato, fino all’esaurimento delle risorse disponibili sul fondo.
“Come già fatto durante la fase più acuta della pandemia legata al Covid-19, quando fondazioni e Csv hanno unito le forze per supportare gli enti del terzo settore impegnati sul campo attraverso l’offerta di una molteplicità di servizi e risorse, così anche in questa nuova emergenza legata alla guerra in Ucraina le fondazioni hanno inteso collaborare con il Csv Terre Estensi per offrire un sostegno concreto a tutte quelle organizzazioni che con generosità e impegno si stanno prendendo cura dei molti profughi arrivati sul nostro territorio, a testimonianza – se ancora ce ne fosse bisogno – del forte spirito di solidarietà e accoglienza che anima le nostre comunità”, hanno spiegato i soggetto promotori.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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