Durante il mese di maggio il comando dei carabinieri per la tutela della salute ha messo in campo – di concerto con il Ministero della salute – una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale per verificare la regolarità delle strutture di ristorazione etnica (riconducibili in particolare a culture enogastronomiche di paesi extra-europei) e delle relative filiere di fornitura di materie prime alimentari.
I controlli si sono concentrati soprattutto sul rispetto delle procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti e sullo stato igienico e strutturale dei locali di ristorazione e degli esercizi di vendita e di stoccaggio; particolare attenzione è stata riservata alla verifica del mantenimento della catena del freddo (per i cibi da mangiare crudi) e ai canali di importazione e distribuzione delle materie prime provenienti da paesi esteri, gestiti da aziende di commercio all’ingrosso, di deposito e di trasporto.
I militari del Nas (nucleo antisofisticazioni e sanità) hanno effettuato complessivamente 1.155 ispezioni accertando irregolarità varie in 506 strutture (circa il 43% del totale); sono state segnalate all’autorità giudiziaria e sanitaria 490 persone e sono state contestate oltre 740 sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 600.000 euro.
Tra le criticità riscontrate con più frequenza: alimenti in cattivo stato di conservazione, procedure preventive aziendali di autocontrollo inosservate o addirittura mai predisposte, utilizzo di alimenti con etichettature non in lingua italiana o prive di informazioni utili per ricostruirne la rintracciabilità. Sono state sequestrate in tutto 700 tonnellate di prodotti alimentari, dal controvalore commerciale complessivo pari a circa 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’Emilia, i Nas di Parma hanno deferito in stato di libertà i titolari – entrambi di nazionalità pakistana – di due depositi di prodotti alimentari etnici di Reggio: in entrambi i locali sono stati scoperti alimenti vari (come legumi e spezie) confezionati in sacchi da 25 kg, all’interno dei quali tuttavia sono stati trovati anche escrementi di topi (animali peraltro presenti in loco al momento del controllo). I sacchi, inoltre, erano conservati in ambienti carenti dal punto di vista igienico-sanitario, per la presenza di ragnatele e sporcizia. I militari hanno sequestrato i prodotti alimentari e hanno disposto per entrambi i depositi la sospensione immediata dell’attività di confezionamento, almeno fino all’adempimento delle prescrizioni impartite dall’autorità sanitaria locale.
I Nas di Bologna, invece, durante un controllo in un’azienda alimentare di proprietà di un cittadino di nazionalità indiana hanno trovato nel magazzino di stoccaggio diversi bancali di prodotti da forno (tra cui pane indiano e biscotti) e conserve di vegetali con il termine minimo di conservazione scaduto di validità e contaminati da escrementi di topi. I militari hanno sequestrato 5,3 tonnellate di prodotti (del valore di 100.000 euro) e hanno disposto la sospensione – impartita dalla competente autorità sanitaria – dell’intera attività di confezionamento.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]