Ora che è stato completato l’acquisto da parte di Campus Reggio srl, società controllata al 100% dal Comune di Reggio, del padiglione Vittorio Marchi (lo scorso anno è stata versata l’ultima rata all’azienda Usl, che ne era proprietaria), il campus universitario San Lazzaro – 350.000 metri quadrati comprendenti parco storico e edifici – è pronto a dotarsi di nuovi spazi di ospitalità e studio per studenti e docenti.
Dopo aver destinato il padiglione a studentato, e dopo aver concluso alcuni anni fa la prima parte della riqualificazione dell’immobile e la sua messa in funzione, Campus Reggio è ora impegnata nella realizzazione del secondo stralcio dei lavori: un intervento da 12,8 milioni di euro, comprensivi dell’acquisto dell’immobile e dei 6,2 milioni di lavori di riqualificazione, che può contare sul co-finanziamento del Ministero dell’istruzione (per un importo di 5,8 milioni), della Regione Emilia-Romagna (2,3 milioni) e dell’Università degli studi di Modena e Reggio (500.000 euro), oltre alla collaborazione fondamentale di Ergo, l’azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia-Romagna.
È prevista la realizzazione di altri 75 posti letto (che si andranno ad aggiungere ai 46 già realizzati con il primo stralcio dei lavori), di un auditorium da 216 posti per convegni e lezioni, di uno spazio ristoro e relax, di una palestra, di sale studio e riunioni. Al termine dei lavori l’offerta di 121 posti letto dello studentato si aggiungerà a quella – già presente in città – di 332 posti letto in alloggi gestiti da Unimore, Ergo, Acer, Fondazione Manodori, Debrao e oratorio don Bosco.
Lo studentato del campus San Lazzaro è inserito nel principale polo scientifico-tecnologico della sede reggiana dell’Università di Modena e Reggio ed frequentato da circa 2.500 studenti e studentesse, poco meno di un quarto dei 10.557 iscritti in totale ai corsi di laurea di Unimore a Reggio.
Il progetto esecutivo è stato approvato nel maggio del 2021 con una delibera della giunta comunale, mentre i lavori sono stati affidati tramite gara d’appalto. La consegna dei lavori alla ditta esecutrice avverrà il prossimo 6 luglio, e l’avvio del cantiere è previsto per le prossime settimane: il contratto prevede 705 giorni naturali per la conclusione dell’intervento.
Il progetto del secondo stralcio prevede due accessi principali alla struttura: l’accesso sul lato sud, collegato al parcheggio e presidiato da un portierato attivo 24 ore su 24, e l’accesso sul lato nord, collegato al campus e aperto nelle ore diurne agli utenti del campus. L’accesso allo studentato potrà avvenire soltanto dal lato sud, passando dunque attraverso la portineria; le altre attività localizzate nel piano rialzato saranno accessibili durante il giorno da entrambi gli accessi, mentre nelle ore notturne sarà obbligatorio il passaggio dal punto presidiato, per garantire una costante sorveglianza dell’immobile.
Dai due ingressi si potranno raggiungere l’auditorium, realizzato nel cortile interno del fabbricato, una palestra dotata di due sale corsi, oltre che degli spazi di servizio (spogliatoi e servizi igienici), una sala studio accessibile anche in orari serali, uno smart bar con una piccola zona di preparazione di pasti e relativi servizi, raggiungibile da un accesso dal lato del campus.
Al primo piano dell’edificio, invece, saranno realizzati 5 mini-alloggi dotati di camera, bagno e angolo cottura, 10 camere con bagno a tipologia alberghiera, alcuni spazi comuni (due cucine collettive, una sala video/musica/giochi, una sala studio), uffici a servizio del gestore e locali di servizio. Al secondo piano, invece, sono previsti 7 mini-alloggi, 13 camere con bagno a tipologia alberghiera, 3 alloggi a nuclei integrati (con 4-5 camere, due bagni, una cucina e una zona soggiorno), spazi comuni (due cucine collettive, una sala studio e una sala riunioni) e altri locali di servizio.
Al piano seminterrato, infine, saranno ricavati spazi a uso interno dello studentato, raggiungibili anche tramite l’ascensore: lavanderia/stireria, depositi per biancheria e prodotti di pulizia, magazzino, guardaroba per deposito bagagli, locali tecnici, il nuovo deposito per le biciclette (a cui si accederà da una rampa vicina al lato est e con una scala direttamente dal porticato che ospita l’ingresso principale allo studentato). Oltre a questi è presente un deposito interrato per le biciclette, già realizzato con il primo stralcio.
Al termine dei lavori saranno a disposizione altri 75 posti letto grazie a 23 camere a tipologia alberghiera (per 43 posti letto complessivi: 40 in camera doppia e 3 in camera singola), 12 mini-alloggi (per un totale di 17 posti letto: 10 in alloggi per due persone e 7 in alloggi per una persona) e 3 alloggi a nuclei integrati (per 15 posti letto complessivi). Quattro residenze saranno attrezzate per ospitare persone con disabilità fisiche o sensoriali.
Per l’auditorium è prevista una gradinata con solaio digradante, per favorire la visibilità del relatore o dei relatori. Le travi di copertura saranno realizzate in legno lamellare. La qualità dell’acustica sarà oggetto di particolare attenzione. Il pavimento sarà realizzato in gomma, le sedute con poltroncine rivestite dotate di piano ribaltabile per scrivere. La sala regìa dell’auditorium sarà invece realizzata sul lato est, in un blocco servizi che ospiterà anche la piattaforma elevatrice che mette in comunicazione la quota del piano rialzato con la quota inferiore dell’auditorium.
Il parcheggio già esistente, attualmente da 46 posti, sarà ingrandito fino al raggiungimento di quota 76 posti auto, che saranno intervallati da alberature utili a schermare ulteriormente e a ombreggiare il parcheggio.
L’area esterna di pertinenza del fabbricato sarà suddivisa in tre parti: un’area di sola pertinenza della residenza universitaria localizzata ad ovest, già recuperata nell’ambito del primo stralcio dei lavori; un’area a sud recintata, prospiciente l’accesso sul lato della via Emilia, dalla quale sarà possibile accedere alla reception e all’area esterna di pertinenza dello studentato; un’area esterna a nord sul lato del campus, attrezzata con sedute, percorso vita e platea per attività estive.
Un nuovo percorso pedonale nord-sud, in continuità con il tracciato esistente localizzato tra il padiglione Lombroso e il padiglione De Sanctis, collegherà il vialetto sud del complesso del San Lazzaro al nuovo parcheggio e alla via Emilia, lambendo l’area esterna del padiglione.
“L’ampliamento e il completamento di questo studentato è un passaggio fondamentale per fare ancor più di Reggio una città universitaria, un percorso in cui, accanto all’offerta didattica e di ricerca, l’accoglienza gioca un ruolo molto importante”, ha detto il sindaco Luca Vecchi: “Sopratutto se parliamo di un’università con forte capacità attrattiva come la nostra, dove gli studenti fuori sede sono una percentuale significativa rispetto al totale degli iscritti”.
“Con questo intervento – ha aggiunto il sindaco – come spesso accade nella nostra città da una parte attiviamo un servizio pubblico, appunto lo studentato, e dall’altra riqualifichiamo, diamo nuovo senso e nuove funzioni a un immobile importante e alla parte di città in cui è inserito. Vale ad esempio per le Reggiane, per Santa Croce, per il seminario e appunto per il campus San Lazzaro. Sono progetti e metodi virtuosi, magari non semplici e immediati soprattutto nelle fasi iniziali, ma che poi prendono la giusta direzione e procedono, in maniera quasi inerziale, con ricadute positive nel presente e negli anni a venire”.
L’avvio dei lavori, ha sottolineato l’assessora comunale a educazione, conoscenza e università Raffaella Curioni, “è il passaggio decisivo di un percorso che ha visto protagonisti diversi soggetti che operano nel campo della formazione e dell’accoglienza universitarie a Reggio. Ancora una volta c’è un lavoro collettivo che sa generare risultati per tutta la città, mobilitando risorse sia umane e progettuali che economiche. Sappiamo quanto l’accoglienza e l’ospitalità siano importanti, anche in ambito universitario: qui avremo uno studentato con servizi per studenti, ricercatori e docenti di ottimo livello, qualità architettonica e sicurezza, con un auditorium e un numero di posti letto considerevolmente potenziato: un luogo bello, prezioso e utile”.
La nuova struttura “avrà sicuramente un impatto positivo sulla sede universitaria reggiana”, ha commentato il prorettore di Unimore Giovanni Verzellesi: “E questo avverrà in una prospettiva già positiva: Unimore è una delle due università italiane cresciute di più, cioè del 40%, nell’ultimo decennio. Una crescita qualitativa, oltre che quantitativa, grazie a docenza, ricerca e accoglienza, e che vogliamo mantenere. Il potenziamento delle strutture didattiche e di servizio va in questa direzione e si realizza grazie a una sinergia costante e fondamentale dell’ateneo con le istituzioni locali”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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