Le elezioni del 18 aprile 1948 segnarono una svolta nella politica interna italiana e nella collocazione internazionale del Paese. Proprio a quel momento cruciale per la nuova Repubblica e la democrazia, al Palazzo dei Musei di Modena dal 14 settembre la biblioteca civica d’arte Poletti e l’Archivio storico del Comune dedicano la mostra ‘1948 L’Italia al bivio. Verità e menzogne di una Repubblica inquieta’ e una serie di eventi collaterali con gli attori di Ert-Emilia Romagna Teatro. L’esposizione, curata da Maria Elisa Della Casa e Franca Baldelli, rientra nell’ambito del programma del Festivalfilosofia 2018 sulla ‘Verità’ e sarà visitabile gratuitamente nei due istituti culturali dall’apertura del festival con orari estesi: venerdì 14 ore 9-23; sabato 15 ore 9-24; domenica 16 settembre ore 9-21. Poi, resterà allestita fino al 16 marzo.
Diverse le domande all’origine del progetto della mostra: qual era il clima nelle città in quel momento cruciale? Come veniva attuata la propaganda elettorale? Come si confrontavano le diverse ‘verità’ dei partiti in competizione? A questi quesiti l’esposizione, che mira a rendere il clima politico-sociale di un Paese uscito dalla guerra e lacerato sul futuro, risponde con manifesti, volantini, opuscoli, giornali murali, fumetti, cartoline, quotidiani, riviste e documenti d’archivio che ripropongono le mille diverse e contrapposte verità e le promesse sul futuro del Paese. La mostra, in controluce, consente anche di confrontare le forme del conflitto politico impiegate in un passato in cui dominava la parola (parlata e stampata) con un presente caratterizzato dalle nuove tecnologie digitali. Ad animare i contenuti penseranno gli attori di Ert, impegnati in performance satirico-elettorali, veri e propri ‘comizi’ proposti nella formula dello stile teso, violento e da crociata tipico degli anni ’40.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]