Via libera del Comune alla presentazione del Piano di recupero di iniziativa privata per l’area della scuola e del convitto. Prevista la salvaguardia del giardino
Il complesso immobiliare delle Orsoline, che si sviluppa su di un’area di circa 5 mila metri quadrati tra via Ganaceto, via Della Cerca e viale Fontanelli, nel centro storico di Modena, potrà essere restaurato e riqualificato per realizzarvi appartamenti di diverse tipologie.
La giunta comunale, infatti, ha approvato, su proposta dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, la delibera di autorizzazione alla formazione e alla presentazione del Piano di recupero di iniziativa privata del comparto edificatorio da parte della proprietà, l’Istituto Orsoline Missionarie del Sacro Cuore, con M&G Immobiliare srl come soggetto attuatore. Il piano attuativo dovrà essere presentato entro un anno.
Il mutamento di destinazione d’uso, da scuola e convitto ad abitativo, dovrà essere compatibile con le modalità di trasformazione edilizia prescritte per la tutela del patrimonio culturale.
Dopo la presentazione del Piano verrà attivato il deposito pubblico per le osservazioni e verrà esaminato da un’apposita Conferenza dei servizi promossa dall’Amministrazione comunale. Il Piano dovrà ottenere l’autorizzazione della Soprintendenza.
Il complesso immobiliare è costituito da sei edifici, molto diversi tra di loro per struttura, tipologia ed epoca di costruzione che va dal 1700 al 1960. Al centro c’è un ampio giardino alberato, di oltre 2 mila metri quadrati, per il quale è previsto un intervento di recupero storico filologico. Restauro e risanamento conservativo sono previsti anche per gli edifici vincolati. Dovranno essere conservati e valorizzati, inoltre, gli apparati esterni di qualità architettonica improntati alle forme tardo barocche della facciata su via Ganaceto che caratterizzano una parte dell’isolato nella cosiddetta addizione erculea della città storica.
L’approccio progettuale si caratterizza, secondo i tecnici, per una forte differenziazione delle tipologie abitative e distribuzioni planimetriche di ogni fabbricato cercando di valorizzarne l’impianto originario mantenendo, in particolare, aperture e collegamenti verticali.
Nell’edificio più antico, che si trova nell’area su via Della Cerca, per esempio, si ipotizza di inserire appartamenti di ampia metratura disposti su più piani, per non snaturarlo. Mentre il fabbricato su via Ganaceto, caratterizzato dalla presenza di un ampio doppio volume esistente, suggerisce un potenziale recupero a loft con soppalchi. Nell’edificio che era destinato al convitto, inoltre, vi saranno ospitati, su più piani, appartamenti di diversa metratura, con ascensore esterno. È prevista anche un’abitazione indipendente, su due piani. E un intero corpo di fabbrica sul lato di via Fontanelli sarà sostituito da parcheggi coperti da tettoia. La quota rimanente delle dotazioni di parcheggi sarà ricavata a livello interrato per consentire il mantenimento di una grande corte verde centrale sulla quale si affacciano gli edifici.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!