Reggio. Inaugurata l’edicola dell’ospedale: inclusione, servizi e comunità

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Segno di inclusione, servizio importante per degenti e familiari, ma anche “una piccola parte della cura”, come l’ha definita la dr.ssa Valentina Chiesa della direzione medica del presidio ospedaliero: così si è presentata al pubblico la rinnovata edicola dell’ospedale Santa Maria Nuova gestita dalla cooperativa sociale L’Ovile.

I locali, proprio con la ristrutturazione, sono stati leggermente ampliati e, soprattutto, hanno rafforzato tanto la dimensione di servizio quanto la matrice solidale dell’edicola, che ha ampliato la gamma dell’offerta, aggiungendo ai giornali e riviste nuovi prodotti di prima necessità per i degenti (“segnati da alti livelli di sostenibilità e adeguati ad ogni capacità di spesa”, ha detto il presidente de L’Ovile, Valerio Maramotti) e, ancora, prodotti di sartoria e oggetti in ceramica che derivano dai laboratori della cooperativa L’Ovile a sostegno di donne vittime di tratta e di persone con disabilità gestiti in collaborazione con K-lab.

A spiccare, poi, sono i nuovi arredi in legno, interamente realizzati dal laboratorio di falegnameria che la cooperativa sociale gestisce all’interno del carcere di via Settembrini.

L’edicola, tra l’altro, ha creato un’applicazione attraverso la quale i degenti possono effettuare gli ordini e, successivamente, ricevere i prodotti che vengono consegnati al personale dei diversi reparti.

Una presenza unita a servizi – hanno detto il Sindaco Luca Vecchi e la consigliera regionale Ottavia Soncini – che danno un forte senso di comunità.

Tante le persone che si sono radunate per l’inaugurazione attorno al presidente de L’Ovile, Valerio Maramotti, al Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, alla consigliera regionale Ottavia Soncini, presidente della Commissione IV sulle Politiche per la salute e le politiche sociali, alla dr.ssa Valentina Chiesa della direzione medica del presidio ospedaliero, l’assessore comunale Daniele Marchi e al Vicario generale della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Alberto Nicelli.