La Regione in visita al Data Center

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L’Emilia-Romagna, oltre a Food Valley e Motor Valley, terra di eccellenze agronomiche e motoristiche, è sempre più Data Valley, italiana ed europea, ovvero regione dotata di una rete diffusa di innovazione, ricerca, alta tecnologia, gestione di big data e super calcolo. Un laboratorio della transizione digitale – fra i pilastri del Pnrr – che ha nel Tecnopolo di Bologna l’hub principale, il cuore pulsante.

E proprio al Tecnopolo, in particolare al Data center del Centro meteo europeo, una delle eccellenze dell’elaborazione e archiviazione dati nonché della ricerca nel campo della climatologia già presente nell’area della ex Manifattura tabacchi, è andata in visita istituzionale la commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa.

Il motivo lo spiega la presidente della commissione: “Siamo qui per rivolgere il nostro sguardo di amministratori al futuro. Vogliamo vedere da vicino come si sta configurando il Tecnopolo, la cittadella dell’innovazione, della ricerca e della scienza. E per capire, in qualità di legislatori regionali, come possiamo contribuire a rendere pienamente funzionante un ecosistema che sarà un’eccellenza mondiale”.

Il Tecnopolo. Oltre 120mila metri quadrati di superficie dell’ex Manifattura Tabacchi della città, dove troveranno impiego 1.500 persone fra ricercatori, tecnici e addetti, e dove, oltre al data center del Centro meteo europeo, sarà installato a breve Leonardo, il nuovo supercomputer in grado di proiettare l’Italia verso il calcolo per la ricerca e l’innovazione tecnologica di classe exascale. Concepito e gestito dal Cineca, Leonardo sarà uno dei cinque supercomputer più potenti nel mondo, destinato a cambiare la geopolitica del supercalcolo mondiale: qui si concentrerà circa l’80% della potenza di calcolo nazionale e il 20% di quella europea. Accanto al Data center e all’area del Cineca che ospiterà il super computer, sono previsti la nuova sede dell’Enea e quella di centri di ricerca nazionali e internazionali. Sono i numeri del Tecnopolo di Bologna, hub nazionale ed europeo per nuove tecnologie, big data, climatologia e sviluppo umano.

“Il Tecnopolo -ha sottolineato l’assessora a Scuola, università, ricerca e agenda digitale- è un magnete: attrae eccellenze e competenze nonché partnership, convenzioni, accordi. È un generatore di opportunità di sviluppo che la Regione deve saper distribuire, affinché funga davvero da centro attorno al quale ruota l’intero sistema regionale della transizione digitale, che è al servizio della transizione verso la sostenibilità. L’Emilia-Romagna è sempre più una regione internazionale e occorrerà far sì che il sistema socioeconomico elevi la propria internazionalità: dai servizi alla ricettività, dalle infrastrutture ai saperi”.

Per l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione, “il Tecnopolo è una struttura in fase di realizzazione e la cittadella dell’innovazione, con la presenza del Data center del centro meteo europeo, sta diventando realtà. Lo sforzo, anche di carattere normativo, sarà quello di far arrivare ‘cervelli’ e personale altamente qualificato, affinché l’Emilia-Romagna possa diventare un campus diffuso e trasversale dell’innovazione e della ricerca. Siamo fiduciosi, dato che le realtà economiche di sistema del Paese sono in rete con la Regione perché vedono nel Tecnopolo un’eccellenza mondiale non solo per il digitale, ma anche per lo studio di nuovi materiali e l’economia circolare”.

A fare da guida alla delegazione regionale nella visita al Data centre del Centro meteo europeo, il direttore Matteo Dell’Acqua, che ha spiegato: “Il cuore dell’attività del centro meteo sono le previsioni del tempo a medio termine oltre, naturalmente, al monitoraggio dell’atmosfera, legato a programmi europei. Il centro dati è in fase di validazione, al termine della quale sarà pienamente operativo, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Il Data center, inoltre, a breve avrà l’archivio dati sulla meteorologia più grande al mondo”.