Correggio. Nuova vita per lo storico Pastificio Barbieri che entra nel bio

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Ci sono realtà produttive che s’intrecciano a doppio filo con il territorio in cui nascono, una di queste è il pastificio Barbieri, che fa parte della storia dell’industria alimentare emiliana: fondato nel 1920 da Augusto e Erasmo Barbieri, alla fine degli anni ‘90 è stato completamente rinnovato, nel 2015 esportava già in 45 Paesi del mondo.

La specialità del Pastificio Barbieri è da sempre la vera Gramigna di Reggio Emilia, un formato di pasta inventato un po’ per caso e diventato piatto tipico reggiano per scelta! Ma anche le tagliatelle, le pastine e i classici formati di pasta trafilata al bronzo, con l’originale sfoglia ruvida per meglio accogliere e trattenere i sughi.
Dopo anni di grande successo, l’azienda ha dovuto affrontare un periodo di difficoltà. Grazie ad una cordata di imprenditori reggiani, presieduta da Pierluigi Saccardi, oggi, il Pastificio ha ripreso il suo cammino con un importante piano di sviluppo.

Innovazioni tecnologiche e di prodotto da un lato: la nuova linea Bio, la nuova linea Integrale Bio e la grande novità della pasta alla Spirulina; nuovo brand e nuova immagine dei prodotti dall’altro, sono gli ingredienti base del nuovo rilancio del Pastificio. Un impegno imprenditoriale importante per riposizionare, nei vari canali commerciali, l’azienda nel suo insieme.
Pastificio Barbieri srl è attenta alla dimensione etica e valoriale della propria attività e collabora con Fondazione Cuore Domani SICCH-Research ONLUS per promuovere la ricerca scientifica e progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione delle conoscenze scientifiche nel campo delle malattie cardiovascolari.