Venerdì 13 maggio nella Sala del Tricolore di Reggio sono stati proclamati i vincitori della XIII edizione del Premio per la pace “Giuseppe Dossetti”, dedicato al giurista, esponente della Resistenza, politico e padre costituente, poi monaco e sacerdote reggiano.
Il premio, per quanto riguarda la sezione riservata ai singoli cittadini, è stato conferito all’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice, candidato dalla Consulta per la pace, la non violenza, i diritti umani e il disarmo del Comune di Palermo, insieme al Punto pace Pax Christi e al Mir della stessa città siciliana. Studioso di Dossetti, dell’arcivescovo di Bologna Giacomo Lercaro e del sacerdote palermitano ucciso dalla mafia don Pino Puglisi, mons. Lorefice ha ricevuto il premio “per la sua azione costante verso la pace, il dialogo interreligioso, la cura, la carità, l’attenzione ai poveri”.
Nella stessa occasione mons. Lorefice ha ricevuto anche il Primo Tricolore, il principale riconoscimento della città di Reggio, ed è intervenuto con una lectio dal titolo “Finché c’è tempo”, muovendo dalle considerazioni del Dossetti costituente e monaco e dell’arcivescovo Lercaro, dalle parole di papa Francesco e da quelle di Dietrich Bonhoeffer, fino alle riflessioni sugli articoli 3 e 11 della Costituzione italiana.
Alla premiazione hanno partecipato, in rappresentanza degli enti promotori, l’assessore del Comune di Reggio Daniele Marchi, la sindaca di Cavriago Francesca Bedogni, la vicepresidente della Provincia di Reggio Ilenia Malavasi e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein. Erano inoltre presenti i membri della giuria, presieduta dall’onorevole Pierluigi Castagnetti e composta da Paolo Burani (rappresentante della giuria per conto della Provincia di Reggio, già sindaco di Cavriago e ideatore del premio), Chiara Piacentini (per il Comune di Reggio), Clementina Santi (per la Regione), Antonia Sandrolini (per il Comune di Cavriago).
Durante la mattinata sono stati conferiti anche i premi e le menzioni alle associazioni nazionali e reggiane (premio Fondazione Manodori) e agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie reggiane di secondo grado, che hanno partecipato con articoli, saggi brevi, lettere, testi di canzoni o altri elaborati e hanno ricevuto in premio buoni spesa per visite, laboratori, attività didattiche e acquisti di materiale didattico.
Il premio per la sezione riservata alle associazioni nazionali è andato all’associazione Insight – Centro studi ricerca formazione di Bologna per il progetto “Liberi dentro – Edu Radio & Tv Bologna e Regione Emilia-Romagna”, sviluppatosi nel carcere bolognese durante la pandemia; hanno ritirato il premio la caporedattrice della sezione sociale Maria Caterina Bombarda e Antonella Cortese, caporedattrice e coordinatrice del progetto.
Menzioni speciali sono state conferite alle associazioni nazionali Verba di Torino, per il progetto “Prisma per le relazioni di aiuto” sui temi della disabilità intersezionale (hanno ritirato il premio le educatrici dell’associazione Francesca Dentico e Valentina Caradonna), e Rondine Cittadella della pace di Arezzo per il progetto “World House”, un percorso di formazione pluriennale e di convivenza per studenti e studentesse di tutto il mondo provenienti da paesi nemici tra loro (ha ritirato il premio Benedetta Fanfani, componente del consiglio di amministrazione dell’associazione ed ex studentessa del progetto).
Il premio Manodori, per la sezione riservata alle associazioni reggiane, è stato assegnato ex aequo all’associazione di volontariato Amar Costruire solidarietà di Reggio per il progetto “Laboratorio protesi arti per i mutilati di Aleppo” (ha ritirato il premio il presidente Jean Bassmaji) e l’organizzazione non governativa di volontariato internazionale Volontari nel mondo – Rtm di Reggio per il progetto “Pace – Partnership for a new approach to early childhood education”, sulla formazione e il partenariato pubblico-privato delle scuole dell’infanzia in Palestina (ha ritirato il premio il presidente Andrea Guerrini).
A vincere il primo premio per le scuole sono state ex aequo Elena Yu Yi Hui per la lettera “Caro Futuro” ed Elena Ricchetti per “Riflessioni di un pomeriggio di pace”, entrambe della classe quinta I indirizzo relazioni internazionali per il marketing dell’istituto Scaruffi – Levi – Tricolore di Reggio (docenti referenti Elisabetta Bertolini e Simona Baracchi). La seconda classificata, con la sua “Lettera a Giuseppe Dossetti”, è risultata Alice Ferretti, stutendessa della classe quarta H del liceo artistico Chierici di Reggio (docenti referenti Ilenia Vivino e la dirigente scolastica Daniele Scorzani). Terzo classificato è stato lo studente Manal Boussnal della classe terza P del liceo scientifico dell’istituto Cattaneo – Dall’Aglio di Castelnovo ne’ Monti, per il testo “Un universo di pace e dignità è racchiuso nel pensiero di Giuseppe Dossetti” (docenti referenti Gabriele Castagni e la dirigente scolastica Paola Bacci).
Una menzione speciale è andata alla classe quarta A dell’istituto Filippo Re di Reggio (docente referente Fabio Pezzi) per il contributo degli studenti e delle studentesse alle attività social del Premio per la pace, realizzate all’interno del progetto “Giovani protagonisti” dell’Officina Educativa del Comune di Reggio – un progetto che si svolge in collaborazione con la cooperativa Reggiana Educatori, con gli istituti superiori della città e con l’Università di Modena e Reggio.
Le foto della premiazione:
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!