Nella seduta di lunedì 9 maggio il consiglio comunale di Reggio ha respinto l’ammissione alla discussione di un ordine del giorno urgente presentato come primo firmatario dal consigliere della Lega Matteo Melato. Nel documento si chiedeva al Comune di costituirsi parte civile nell’eventuale processo relativo all’esibizione – avvenuta lo scorso primo maggio al circolo Arci Tunnel di Reggio – di P38, un gruppo musicale trap che si è presentato sul palco con alle spalle una bandiera delle Brigate Rosse (e anche quelle della Corea del Nord e dell’Unione Sovietica) e con canzoni contenenti nei testi espliciti riferimenti al gruppo terroristico e all’assassinio dello statista Aldo Moro.
La votazione in aula si è conclusa con 6 voti favorevoli (il gruppo della Lega e il consigliere Piacentini del Partito Democratico) e 19 contrari (Partito Democratico, +Europa, Immagina Reggio, Reggio è, Coalizione civica e Movimento 5 Stelle).
“Nel giorno della ricorrenza del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, i consiglieri di maggioranza a Reggio si rendono protagonisti di un vergognoso voto in consiglio comunale”, ha attaccato la Lega reggiana subito dopo l’esito: “Un voto contrario al documento evidentemente politico, di cui i consiglieri di maggioranza si prenderanno ogni responsabilità. Considerando assolutamente grave quanto avvenuto, soprattutto nella ricorrenza di una giornata così tragica per la storia del nostro paese, abbiamo ritenuto doveroso uscire dall’aula. Come Lega ci teniamo inoltre a esprimere solidarietà a tutti i familiari delle vittime del terrorismo rosso, in particolare ai familiari del professor Marco Biagi e del presidente Aldo Moro”.
All’indomani della votazione, il capogruppo leghista in sala del Tricolore Matteo Melato è tornato sull’argomento: “Il voto contrario del Pd in consiglio comunale provoca ancora sdegno. La presa di posizione di chi amministra la nostra città dovrebbe essere ferma e inequivocabile, e invece si appiglia a criteri di urgenza che nulla hanno a che vedere con i fatti gravi avvenuti. Come Lega abbiamo deciso di ripresentare il nostro documento chiedendo, oltre alla costituzione di parte civile in caso di processo da parte del Comune di Reggio, anche di interrompere in maniera immediata ogni forma di collaborazione o eventuale sovvenzione al circolo Arci Tunnel”.
Questo, ha spiegato Melato, “sembra il minimo da fare in memoria di tutte le vittime del terrorismo rosso che hanno colpito il nostro Paese. Il comunicato diramato dal circolo Arci Tunnel, che non stigmatizza l’avvenuto ma anzi conferma la bontà dell’evento e dei suoi contenuti, risulta essere inaccettabile e privo di ogni logica. Inneggiare a gruppi terroristici e alle loro azioni deve essere condannato senza se e senza ma e ci chiediamo cosa aspettano i vertici Arci a intervenire. Spetta alla magistratura verificare se sono stati commessi dei reati, ma dal punto di vista politico quanto avvenuto merita una risposta decisa da tutte le istituzioni democratiche della nostra città. Non si può definire cultura l’elogio di un omicidio o inneggiare agli anni di piombo”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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