Nella mattinata di lunedì 11 aprile, intorno alle 6.20, un autobus fuori servizio di Seta ha preso fuoco mentre stava percorrendo la tangenziale di Modena, nel tratto compreso tra via Emilia Est e via Vignolese. Il mezzo di trasporto era uscito da pochi minuti dal deposito Seta di strada Sant’Anna ed era diretto verso il capolinea di via Latina, dove avrebbe dovuto prendere servizio sulla linea 4: al momento dell’incidente, dunque, a bordo non erano presenti passeggeri ma soltanto l’autista, che è rimasto illeso.
Il conducente, una volta accortosi delle fiamme, ha immediatamente fermato la marcia dell’autobus e ha accostato il mezzo a bordo strada, allertando poi la centrale operativa di Seta per segnalare quanto stava accadendo e cercando – senza successo – di spegnere l’incendio utilizzando l’estintore di bordo. Gli operatori della sala di controllo di Seta hanno quindi richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno inviato sul posto due squadre: ma al loro arrivo le fiamme si erano ormai già propagate avvolgendo tutto l’autobus, che è andato completamente distrutto.
Una volta terminate le operazioni di spegnimento del rogo, il mezzo è stato trasportato nella sede aziendale di Seta per essere sottoposto a un’indagine interna, che dovrà determinare le cause dell’incendio. Secondo la scheda di officina, l’autobus risulta essere stato regolarmente sottoposto agli interventi di manutenzione programmata e alle revisioni annuali obbligatorie effettuate dagli ispettori della Motorizzazione civile di Modena.
In attesa degli esiti dell’indagine, Seta ha sottolineato che “negli ultimi due anni la flotta aziendale è stata sottoposta a un impiego più intenso rispetto al periodo pre-pandemico, a causa delle norme disposte a livello nazionale che hanno imposto alle aziende di trasporto pubblico una riduzione della capienza massima consentita dei mezzi, a cui si è sommato l’aumento delle corse disposto su base regionale e provinciale. Alla luce di queste mutate condizioni, per garantire il servizio a tutti gli utenti è stato quindi necessario utilizzare in maniera più intensa i mezzi disponibili, compresi quelli più vetusti che, pur regolarmente manutenuti, normalmente vengono tenuti come mezzi di scorta o riservati per servizi marginali. Questo sta comportando un maggiore stress complessivo delle flotte. Queste ulteriori criticità rendono ancora più urgente e necessario il rinnovamento della flotta che Seta sta attuando grazie a un consistente piano aziendale di investimenti”.
L’episodio – è il quarto incendio di un autobus di Seta a Modena negli ultimi mesi – ha riacceso le polemiche sulla sicurezza dei mezzi dell’azienda emiliana di trasporto pubblico locale: “Siamo stati inascoltati e la situazione dei mezzi Seta, critica sia per il personale che per gli utenti, prosegue”, ha attaccato il consigliere regionale della Lega Stefano Bargi. “Ero già intervenuto in passato a seguito di questi “strani” incendi e, come Lega, avevamo fatto presente che la nuova flotta di autobus di Seta fosse stata distribuita preferendo Piacenza e Reggio a Modena, dove però si sono verificati la maggior parte di questi casi”.
In Regione Emilia-Romagna è ferma da tempo un’interrogazione che lo stesso Bargi aveva presentato chiedendo di fare il punto della situazione sulla manutenzione dei mezzi di Seta in circolazione. “L’incendio di un autobus – ha sottolineato Bargi – non è una questione di percentuali: quando è in gioco la vita del personale viaggiante e degli utenti i paragoni con le altre società di trasporto non reggono. Se gli autobus si guastano facilmente e una parte di questi va in fiamme, le cause possono essere soltanto l’obsolescenza dei mezzi o la mancata o pessima manutenzione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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