Il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità l’adesione alla rete virtuosa di comuni che si impegna a tutelare il mondo gli alveari e le api. Stop a pesticidi nei parchi, azioni di promozione nelle scuole e impianti di essenze mellifere tra le azioni che saranno adottate
Gattatico diventa ufficialmente un comune amico delle api. Il Consiglio Comunale, nella seduta del 21 marzo, ha adottato all’unanimità una delibera che sancisce una serie di impegni in favore dell’apicoltura e prevede una serie di azioni per tutelare l’attività apistica e divulgarne la conoscenza sul territorio di Gattatico.
L’atto, proposto dall’Amministrazione Comunale e sostenuto da tutti i gruppi consiliari prevede innanzitutto l’adesione alla rete virtuosa, dei Comuni Amici delle Api, un coordinamento nazionale, nato in seno all’ANCI Umbria con la collaborazione delle principali realtà associative degli apicoltori e poi diffusasi a livello nazionale. In Emilia Romagna fanno già parte della rete i comuni di Novi e Nonantola, in provincia di Modena e Sant’Agata Bolognese realtà che, come Gattatico, sono situate in pianura, con una forte componente agricola che convive con realtà industriali di livello internazionale.
L’adesione alla rete parte da un presupposto essenzialmente ecologico. La pratica dell’apicoltura, come è noto, è in forte crisi a causa di crescenti problemi ambientali che portano alla morte di tante colonie, si calcola che in talune aree siano scomparsi il 50% degli alveari: a questi numeri occorre tentare di porre un rimedio. I comuni che aderiscono alla rete si impegnano infatti su questo versante, vietando innanzitutto l’uso di pesticidi e diserbanti pericolosi nei parchi pubblici, adottando sistemi di lotta alle zanzare compatibili con la biologia dell’ape, promuovendo azioni di conoscenza e divulgazione sull’apicoltura, sia nelle scuole, che in iniziative pubbliche, promuovendo la destinazione di aree specificamente dedicate all’apicoltura. Nelle scorse settimane si sono già tenuti due incontri preliminari di condivisione del progetto con gli apicoltori del luogo, i quali hanno già lanciato alcune idee, come creare strisce di terreno con essenze floreali mellifere da ubicare tra le colture.
“Uno degli obbiettivi che ci siamo prefissi è quello di portare il tema delle api e della biodiversità all’attenzione di tutti, perché tutti siamo attori nella lotta per la salvaguardia di questo prezioso insetto, alleato e difensore del futuro del nostro pianeta. Tutti noi, cittadini, scuole, comune, associazioni e agricoltori uniti possiamo fare qualcosa”, spiega Federica Costi, vicesindaca di Gattatico con delega all’Ambiente e alla Scuola.
Le buone pratiche adottabili sono tante. Un privato cittadino, ad esempio, nella scelta delle piante da mettere a dimora nel giardino o del fiore da porre sul balcone, può prediligere essenze mellifere per assicurare nutrimento costante per le api.
“Portare la conoscenza di questo piccolo insetto nelle scuole – prosegue la Costi – è fondamentale. Non è facile modificare le nostre scelte comportamentali ma è possibile: per questo a qualsiasi età possiamo imparare il rispetto per la natura e, in particolare, verso gli insetti. La promozione delle attività formative scolastiche ed extrascolastiche per insegnare il valore dell’apicoltura e della tutela delle api, è un compito che l’Assessorato all’Ambiente si assumerà in pieno. Inoltre favoriremo la presenza e l’incremento del numero degli apicoltori sul territorio. L’apicoltura può essere anche strumento di emancipazione economica e sociale, la promozione di corsi di formazione va anche in questa direzione. L’adesione alla rete dei comuni è inoltre in coerenza con tante altre azioni che abbiamo già realizzato in passato, come le piantumazioni in aree pubbliche: oggi queste azioni cercheremo di rafforzarle, valorizzarle e ampliarle con nuove proposte salvaguardando la biodiversità”.
In Consiglio Comunale l’adesione alla rete ha avuto l’appoggio di tutti i gruppi. Augusto Reggiani, capogruppo di Terra Viva Gattatico ha voluto sottolineare l’importanza ecologica della tutela degli apiari “Alcuni affermano che se dovessero sparire le api il mondo finirebbe, personalmente – afferma Reggiani – non sono in grado di stabilire se questo possa corrispondere alla realtà ma, che questo piccolo insetto compia grandi cose è indubbio e, correre questo rischio non credo possa essere una idea saggia. Questo insetto, tecnicamente definito pronube, compie davvero grandi cose delle quali, il miele ne è solo la minima. Volando da fiore in fiore alla ricerca dei nettari migliori trasporta il polline, in definitiva il miracolo della vita: la fecondazione, molte piante e fiori infatti, non sono in grado di provvedere in modo autonomo a questa operazione, per cui se abbiamo frutti e fiori da apprezzare è davvero tutto merito delle api!”. “Siamo però tutti troppo distratti per ricordarlo – aggiunge Reggiani – forse se avesse le dimensioni di un elefante ci risulterebbe più facile, risulterebbe anche più facile rispettarle, preservare loro l’habitat, metterle in condizioni di poter fare al meglio quello per cui sono state messe al mondo ma, come dicevo siamo troppo impegnati, concentrati ad ottenere il massimo profitto da ogni cosa per cui, cosa vuoi che sia… è solo una piccola ape”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]