Venerdì primo aprile alle 16.45 nel piazzale della Polveriera di Reggio sarà inaugurata l’installazione site specific “Bloom!”, realizzata dall’artista Giacomo Gerboni.
Il progetto si inserisce in un percorso di arte e fragilità nato dall’incontro dell’artista con un gruppo di persone con disabilità del servizio socio-occupazionale “Nessuno Escluso”, attivo proprio negli spazi della Polveriera, realizzato nell’ambito del bando “#RE 20-21 La cultura non starà al suo posto”, promosso dal Comune di Reggio.
L’esito di questo percorso di osservazione e immaginazione, composto da laboratori artistico-sensoriali, ha rappresentato il punto di partenza per la concezione dell’installazione finale, che si compone di rami che sporgono dai due edifici della Polveriera, protendendosi ad abbracciare il piazzale, che rappresenta lo spazio della socialità e dell’incontro, naturale estensione delle relazioni che avvengono in Polveriera.
I rami, composti da scarti di cortecce, spuntano improvvisamente come grandi germogli, trasfigurando gli edifici della Polveriera in una gigantesca pianta onirica. Una pianta che, sorprendentemente, dà alla luce un frutto ignoto e luminoso, simbolo e custode dei desideri di tutte le persone che si fermeranno ad ammirarlo.
“Grazie a questa installazione – hanno sottolineato il presidente della cooperativa sociale L’Ovile Valerio Maramotti e la presidente della Polveriera Ilaria Nasciuti – la Polveriera si arricchisce di una nuova opera d’arte pubblica fruibile da tutta la cittadinanza, rendendo i nostri spazi ancora più belli, accoglienti e a disposizione di tutte e di tutti”.
Il progetto è stato realizzato dalla cooperativa l’Ovile e dalla Polveriera con il sostegno del Consorzio Oscar Romero, delle cooperative Coress, Dimora d’Abramo, Elfo e Nuovo Raccolto e di Strade, il nuovo ambito socio-occupazionale e del tempo libero a favore delle persone adulte con disabilità residenti nel distretto di Reggio.
Gerboni, nato a Parma nel 1990, vive e lavora ancora oggi nella città ducale. Dopo il diploma accademico nel 2013 in decorazione (indirizzo arte e ambiente) all’Accademia di belle arti di Bologna, dal 2015 ha frequentato il corso magistrale di arti visive presso l’università Iuav di Venezia, dove si è laureato nel 2018. Nell’anno 2011-2012 ha partecipato al progetto Erasmus+ presso la facoltà di belle arti Alonso Cano di Granada, in Spagna. Nell’anno 2017-2018, invece, è stato assegnatario di un atelier presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, a palazzo Carminati. Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sulla relazione dell’umanità con l’ineffabile.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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