Il cda di Iren ha approvato i conti 2021 che vedono ricavi a 4,95 miliardi (+33%), un margine operativo lordo che sfonda quota 1 miliardo (+9,6%), un Ebit di 454 milioni (+9,3%) e un utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti pari a 303 milioni (+26,7% rispetto ai 239 milioni al 31/12/2020) influenzato da un provento fiscale non ripetibile di circa 32 milioni di euro. Questi numeri, sottolinea la societa’, sono stati realizzati in ‘uno scenario altamente sfidante’ e ‘sono stati possibili grazie al rafforzamento del modello di business multiservizio, alla crescita organica relativa agli investimenti effettuati negli ultimi anni e all’ampliamento del perimetro di consolidamento’. L’indebitamento finanziario netto e’ pari a 2,9 miliardi (-1,4% da fine 2020) mentre gli investimenti lordi sono stati pari a 955 milioni di euro (+4,7%); i clienti sono aumentati di 126mila unita’ a oltre 2 milioni. Il cda ha anche deliberato di proporre ai soci il pagamento di un dividendo pari a 0,105 euro per azione, in crescita del 10,5% rispetto allo scorso anno.
Per il 2022 si prevede ‘una forte accelerazione degli investimenti, attesi in forte crescita (+50%) rispetto al 2021, cogliendo diverse opportunita’ di sviluppo che permettono di anticipare quota parte di quanto previsto a piano industriale’.
“Le difficoltà dell’anno 2021 relativamente a fattori esogeni al Gruppo, non hanno rallentato lo sviluppo di Iren – dichiara Renato Boero, Presidente di Iren – La crescita del 10% dell’EBITDA è da ricondurre principalmente all’efficace gestione delle attività in portafoglio, alle competenze delle oltre 9.000 persone presenti nel Gruppo e alla dotazione impiantistica che ogni anno si rinnova. Inoltre, le operazioni di M&A effettuate nel corso dell’anno ci hanno permesso di incrementare la presenza territoriale del Gruppo nelle sue aree di riferimento migliorando la qualità del servizio a beneficio dei territori e comuni”.
“Anche nel 2021 i risultati del Gruppo Iren sono stati affiancati dalla crescita di tutti gli indicatori di sostenibilità – ha dichiarato il Vicepresidente di Iren Moris Ferretti – evidenziando significative performance e confermando la grande attenzione che l’azienda ha dedicato da sempre a questi aspetti fondamentali per lo sviluppo dei territori nel pieno rispetto dell’ambiente e dei diversi attori che interagiscono con Iren”.
“Abbiamo approvato oggi risultati positivi nonostante un contesto di mercato molto complesso che siamo riusciti a ottimizzare grazie alla resilienza del modello multi-business del Gruppo e all’efficacia delle azioni intraprese per affrontare la volatilità dello scenario energetico, garantendo ai nostri clienti prezzi del gas e dell’energia elettrica inferiori in media del 30% rispetto a quelli di mercato. – dichiara Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren – I risultati del 2021 e le azioni già implementate nei primi mesi del 2022 confermano la validità del quadro strategico coerente con gli attuali mainstream di settore e anticipano i target di crescita del 2022 che saranno anche sostenuti da un’accelerazione degli investimenti nelle rinnovabili per aiutare il Paese nella transizione energetica. Pertanto, anche per quanto concerne il dividendo per azione, proponiamo una crescita del 10,5% sul 2021 anticipando in parte quanto previsto nel Piano Industriale per il 2022”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]